Debito pubblico: differenze tra le versioni

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:<math>\lim_{n \to i}b_{t}=b_{0}+dt</math>
 
IlAffinché pareggioil dirapporto bilanciodebito/PIL si ottienemantenga cercandocostante dioccorre annullare la (1); lo Stato può agire attraverso una politica economica sia su <math>b_{0}</math> che su d (rapporto deficit/PIL cioè differenza tra entrate ed uscite rapportato al PIL); in pratica su i può agire poco perché i tassi di interesse seguono principalmente le logiche dei mercati finanziari, mentre su n (tasso di crescita del PIL) può fare delle politiche volte al suo incremento ad esempio riducendo il costo del lavoro ma, in ogni caso, anche l'intervento su n non è semplice in quanto lo Stato non può prevedere nel caso specifico quanto la riduzione del costo del lavoro incida su n. In pratica, per ottenere il pareggio di bilancio e cioècio l'azzeramento dell'equazione (1), lo Stato deve agire principalmente su <math> b_{0} </math> e su d.
Ad esempio se il debito pubblico rapportato al PIL è del 120% e quindi <math> b_{0}=120% </math> lo Stato può ad esempio vendere alcuni suoi beni in modo da ridurre <math> b_{0} </math> con una conseguente riduzione di d per ottenere l'azzeramento dell'equazione (1) evitando quindi un'eccessiva riduzione delle uscite rispetto alle entrate.
Ad esempio se il rapporto debito/PIL iniziale è
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:<math> D=d*Y=-1.666*7,1\%=-118,286 </math> miliardi di €
 
quindi affinché siil verifichirapporto ildebito/PIL pareggiosi dimantenga bilanciocostante occorre che vi sia un avanzo primario di 118,286 miliardi di € cioè che le entrate siano più delle uscite di 118,286 miliardi euro.
 
==Insolvenza dei titoli di stato==