Wikipedia:Utenti problematici/Zweig92: differenze tra le versioni
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:ps @Dome: oscurerei i testi che hai inserito; anche in questa pagina vale la cc-by-sa 3.0. --''[[Utente:Formica rufa|Formica]] [[Discussioni utente:Formica rufa|rufa]]'' 13:26, 5 lug 2012 (CEST)
:: Sì tranquillo, ma una volta che la segnalazione sarà chiusa. ;-)--'''''[[Utente:Dome|<span style="color:#0000CC;">Dome</span>]]''''' <small><span style="color:#0000CC;">era Cirimbillo</span></small> <small><sup>''[[Discussioni utente:Dome|A disposizione!]] ''</sup></small> 13:44, 5 lug 2012 (CEST)
Ciao a tutti! Ho cercato di districarmi un po' in questa discussione e in quelle collegate per cercare di ricrearmi un filo mentale di tutta la vicenda, visto che ho avuto modo di collaborare una volta con Zweig per portare in vetrina la voce su Maria Antonietta. E, forse, credo di aver anch'io commesso un errore non facendogli notare certe "ingenuità" di metodo nella citazione delle fonti (sì, sono convinto che tutto quello che può esserci di "sbagliato" nel suo lavoro, relativamente alle voci biografiche, non sia dovuto a un atto volontariamente lesivo della libertà di chicchessia). Per il caso specifico della voce di Maria Antonietta, che ha subito in sede di vaglio (nel lontano 2008? 2009? Sinceramente non ricordo), numerose riscritture, volte proprio a renderla il più sintetica possibile (era abnorme e probabilmente piena di citazioni "sbagliate"), credo si sia persa la paternità degli edit "finali" (quelli prima della votazione in vetrina). Comunque ho appena finito di controllare quasi tutti le note e il corrispettivo testo della voce e delle fonti e ho individuato circa sei casi in cui credo ci siano da fare delle modifiche o puntualizzazioni (me ne occuperò tra un pochino nella [[Utente:Zweig92/Violazioni di copyright|pagina dedicata]]).</br>
Quanto al problema specifico, ho come l'impressione che i toni si siano un po' scaldati (per quanto la vicenda abbia la sua importanza), senza però tenere conto che l'utente ha scritto numerose pagine meritevoli (che forse hanno dei difetti, ma che meritano semplicemente di essere "epurate" e spero non cassate del tutto: vedi Maria de' Medici, Margherita di Valois, Lucrezia Borgia ecc.). Non ho ben capito come abbia agito Zweig nei suoi ultimi contributi sulle voci cinematografiche - visto che ormai la cronologia è stata cancellata - ma mi sembra di capire che avesse copiato sunti e trame da dei siti e quindi giustamente è stato ammonito. Ma non mi sembra il caso di giudicare alla stessa stregua il lavoro che ha fatto con le biografie delle principesse, che, invece, mi sembra notevole. Per i casi specifici sopra riportati vorrei appellarmi al buon senso e alla logica di ciascuno di noi. Faccio un esempio in base a quelli sopra riportati.
*L'autore del libro scrive "il giorno della morte di Enrico fu più tardi definito argutamente come «il giorno della festa dei tre re», poiché si diceva che in Francia ci fossero ora tre re, Francesco di Valois, Francesco di Guisa e il cardinale Carlo di Lorena: «uno, re soltanto di nome, e due re di Lorena effettivi»,
*mentre Zweig ha scritto "Il giorno della morte di Enrico II fu definito argutamente più tardi come "il giorno della festa dei tre re", poiché si diceva che in Francia ci fossero tre re; Francesco di Valois, Francesco di Guisa e il cardinale Carlo di Lorena: «uno, re soltanto di nome, e due re di Lorena effettivi».
Le frasi sono estremamente simili, o quasi uguali, ma bisogna tener conto che quello originale non è un periodo particolarmente ricco e riflessivo, in cui l'autore dice "chissà cosa", è una frase estremamente basilare che a volerla riassumere al massimo e con la struttura più semplice possibile - senza perdere le citazioni stesse fatte nel brano - sarebbe: "Il giorno della morte di Enrico II fu definito «il giorno della festa dei tre re», poiché si diceva che ci fossero ora tre re, Francesco di Valois, Francesco di Guisa e il cardinale Carlo di Lorena: «uno, re soltanto di nome, e due re di Lorena effettivi»".
Come dicevo ci vuole il buon senso, il ragazzo ha parafrasato poco una frase scarsamente parafrasabile... insomma, è ben diverso da questo caso (che invento ora su un argomento a caso). Se io nella voce sul ciclo di Teodolinda degli Zavattari scrivessi:
*"I personaggi ritratti riempono sottili edifici gotici e sembra che scricchiolino sul fondo incrostato d'oro degli affreschi, piuttosto che camminare. Nonostante lo stile convenzionale, non si può che ammirare la sottile eleganza dei chierici delle esequie di re Autari e nei testimoni di nozze di Agilulfo, la giovinezza negli scudieri dei regali sposi, la sontuosità delle dame evanescenti che si riposano durante la caccia, contrapposta alla dignitosa urbanità dei muratori che pongono le fondamenta del Duomo e degli orefici intenti a fondere e cesellare il tesoro" e mettessi in nota R. LONGHI, ''Il tramonto della pittura medioevale nell'Italia del Nord'', Lezioni del corso universitario tenuto nell'a.a 1935-1936 presso l'Università di Bologna, ora in ''Opere complete'', VI, Firenze 1973, p. 140., farei il gravissimo errore di cui parlate voi relativamente a quei passi citati. Questo perché quello che ha scritto Roberto Longhi su questi affreschi è un irripitibile parto della sua mente brillante e prima di lui nessuno aveva scritto una cosa del genere in merito a quest'opera d'arte e quindi, nel caso in cui volessi (o meglio dovessi) parlare dell'importante contributo dato da questo critico in merito alla vicenda storico-artistica di questi dipinti, dovrei necessariamente citare il suo brano così com'è, non potendo in alcun modo citarlo in altra forma:
*«Anche più sorprendente si è che, alla data del '44, né la forma né la concezione spaziale abbiano sostanzialmente mutato dai modi della fine del Trecento. Edificî sottili, scatolette gotiche, si colmano di gente che oscilla, più che non cammini, quasi impigliata sul fondo che scricchiola nella crosta d'oro. Eppure, in così capzioso groviglio di convenzioni, che sottile eleganza nei chierici delle esequie di Autari, nei testimoni delle nozze di Agilulfo; che giovinezza dorata negli scudieri degli sposi regali, che sogno di larve sontuose nelle dame che sostano durante la caccia e, a riscontro, che dignitosa urbanità nei muratori che pongono le prime pietre della Cattedrale in presenza della regina, e negli orefici regali che attendono a fondere e a cesellare il tesoro del Duomo».</br>
Spero che il mio esempio sia abbastanza esaustivo di quale sia il mio pensiero in merito (per quanto poco possa contare) e ribadisco che i casi sopra evidenziati mi sembrano quantomai risolvibili (come mi auguro lo siano quelle poche evenienze presenti nella voce su Maria Antonietta. Insomma, da curatore della voce da molto tempo, mi farebbe un po' male vedermela sparire da un giorno all'altro o ridotta a una larva per niente "sontuosa" :D). Vorrei essere più disponibile per ricontrollare le voci "incriminate" (visto che possiedo molti dei libri utilizzati da Zweig), ma purtroppo mi è impossibile a causa di altri impegni ben più urgenti. Grazie a tutti dell'attenzione.--'''[[Utente:Kaho Mitsuki|<span style="color:#E30B5C;background:#FADADD">Kaho Mitsuki</span>]]''' ''[[Discussioni utente:Kaho Mitsuki|<span style="color:#FF6088;">(Dis-moi)</span>]]'' 19:57, 5 lug 2012 (CEST)
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