Simbiosi: differenze tra le versioni
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Per Simbiosi in ecologia si intende una interazione più tosto intima, di lungo termine, fra due o più organismi (anche se in senso lato, indica una qualsiasi [[Interazione biologica|interazione fra organismi]]). Le interazione influiscono sulla densità delle [[popolazione|popolazioni]], e quindi possono essere positive (+) se l'aumentano, negative (-) se la diminuiscono e neutrali (0) se né l'aumentano né la diminuiscono.
==Tipi di
{| border="1" cellspacing="0"
! Valore
! Simbiosi
|-
! (0) (+)
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| [[Mutualismo]]
|}
La simbiosi in natura può essere divisa in due distinte categorie: [[ectosimbiosi]] e [[endosimbiosi]].
* Nell'ectosimbiosi il simbionte vive sulla superficie corporea dell'ospite, compresa la superficie interna del dotto gastrico o di dotti delle [[ghiandola esocrina|ghiandole esocrine]].
* Nell'endosimbiosi il simbionte vive nello spazio intracellulare o intercellulare dell'ospite.
La simbiosi, specialmente l'endosimbiosi, permette in genere di acquisire nuove funzioni sia metaboliche ([[fotosintesi]], [[azotofissazione]], chemiosintesi, degradazione della [[cellulosa]]) che non metaboliche (Luminescenza, protezione da agenti chimici, fisici, biologici).
In effetti, mutualismo, parassitismo e commensalismo non sono categorie distinte di interazione e dovrebbero essere piuttosto percepite come un continuo di interazioni che variano dal mutualismo al parassitismo. L'orientamento di una interazione simbiotica può cambiare durante il corso della vita dei simbionti a causa di variazioni nello sviluppo o anche per cambiamenti dell'ambiente nel quale l'interazione avviene.
In alcuni casi, il termine simbiosi viene usato solo se l'associazione è obbligatoria e beneficia entrambi gli organismi. La simbiosi come viene definita in questo articolo non restringe il termine alle sole interazioni mutuamente benefiche.
La simbiosi può essere '''ciclica''' o '''permanente'''.
* Si parla di simbiosi ciclica quando i due partner devono attivare l'associazione ad ogni ricambio generazionale. In questo caso avremo uno scambio di segnali [[Chimica|chimici]] per il riconoscimento (o per ingannare l'ospite, in caso di una [[parassita|parassitosi]]), poi vari tipi di controllo [[DNA|genomico]] e [[metabolismo|metabolico]] che permettono di attivare le funzioni della simbiosi. Le piante e i funghi instaurano questo tipo di simbiosi.
* Si parla invece di simbiosi permanente quando il simbionte vive esclusivamente in associazione con l'ospite. In questo caso il simbionte viene trasmesso ''verticalmente'', cioè di [[generazione]] in generazione, spesso per via "materna", cioè nella [[ovocita|cellula uovo]]. In questo caso le modificazioni genomiche e funzionali sia dell'endosimbionte che dell'ospite sono talmente elevate che essi non possono più vivere al di fuori della simbiosi. L'[[evoluzione]] da un organismo che presenta una simbiosi permanente, può portare al facile riconoscimento di gruppi [[filogenesi|monofiletici]] (che hanno un'unica origine evolutiva), i quali presentano tutti o quasi tutti associazioni simbiotiche obbligate. Spesso si può anche notare una stretta [[coevoluzione]] tra i discendenti dei due partner. Molti animali hanno questo tipo di simbiosi soprattutto con funghi e batteri.
{{Interazione biologica}}
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