Grimaldi (Italia): differenze tra le versioni

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==Cenni storici==
E' probabile che Grimaldi deve le sue origini alla devastazione vissuta dal territorio antico di Pandosia, dopo l'anno 475 d.C.. Il primo insediamento nella zona potrebbe essere stato un piccolo casale (frazione) di nome Santa Caterina, intorno all'anno 872, quando gran parte della Calabria stava sperimentando le lotte tra Longobardi, Bizantini e Saraceni. Altri casali furono San Pietro e Santo Stefano. Secondo alcuni studiosi, il nome Grimaldi deriva da Grimoaldo I, duca di Benevento e re dei Longobardi. Il nome era originariamente applicato a tutto il territorio. Così, mentre non vi è alcuna certezza che Longobardi fondarono la città, non c'è dubbio che erano presenti e integrati con la popolazione, ben prima della loro sconfitta, all'inizio del XI sec. d.C.
 
La città attuale potrebbe essere stata fondata tra il 1027 e 1034, durante l'invasione normanna, quando a causa di calamità naturali e pestilenze il popolo si trasferì alle pendicidei monti Santa Lucerna. Durante il periodo angioino, aragonese e spagnolo del Regno di Napoli, Grimaldi si trovava isolato, i principali percorsi da Cosenza ad Aiello essere lungo il fiume Savuto, allora navigabile. Nel 1369 Giovanna I di Napoli ha inviato una elegazione alla vicina Tinisi per dividere i territori di Grimaldo e Mendicino dal territorio di Aiello. Da questo momento, fino al 1510, ci fu una serie di controversie e battaglie tra il Casale di Grimaldo e il conte di Ajello, Francesco Siscar, che aveva intenzione di occupare Grimaldi. Nel 1481, Paolo Siscar, conte di Cirella, divenne
il signore di Grimaldo, ma i grimaldesi evitarono obblighi feudali pagando 1000 ducati.
 
Nel 1638, l'originale Grimaldo fu distrutta da un terremoto, e la città fu ricostruita in una zona conosciuta come "Chiata".
 
==Personalità legate alla città==