Thagomizer: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Thagomizer 01.jpg|thumb|200px|Thagomizer su una coda rimontata di ''Stegosaurus''.]]
Il '''thagomizer''' è una formazione ossea composta da un numero variabile da quattro a dieci aculei presente sulla coda di alcuni dinosauri del [[clade]] [[Stegosauria]], di cui ''[[Stegosaurus stenops
==Etimologia==
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==Paleobiologia==
Vi è stato un dibattito sul fatto che il thagomizer fosse usato solo per ornamento, come sostenuto da una pubblicazione del 1914<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Gilmore CW|anno=1914|titolo=Osteology of the armored Dinosauria in the United States National Museum, with special reference to the genus Stegosaurus|numero=89|rivista= Series: Smithsonian Institution. United States National Museum. Bulletin 89 |
Bakker ha anche osservato che lo ''Stegosaurus'' avrebbe potuto maneggiare la sua coda facilmente mantenendo fermi i suoi larghi arti posteriori e fornendo la spinta con i suoi corti arti anteriori dotati di potenti muscoli, il che gli avrebbe consententito di ruotare con destrezza per colpire durante l'attacco<ref>{{Cita libro|titolo=The Dinosaur Heresies |anno=1986|autore=Bakker RT|editore=william Morrow, New York}}</ref>.
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Più recentemente, uno studio condotto sulle spine della coda di alcuni fossili ha mostrato un'alta frequenza di danni procurati da traumi, il che supporta la teoria che queste fossero usate in combattimento<ref>{{Cita libro|titolo=The Armored Dinosaurs|anno=2001|capitolo=Posttraumatic Chronic Osteomyelitis in ''Stegosaurus'' dermal spikes|curatore=Carpenter, Kenneth(ed)|autore=McWhinney LA, Rothschild BM & Carpenter K|pagine=141–156|editore=Indiana University Press|id=ISBN 0-253-33964-2}}</ref>. Una prova ulteriore di questa idea è il ritrovamento di una vertebra della coda di un ''[[Allosaurus]]'' con un foro in cui si adatta perfettamente la spina di uno ''Stegosaurus''<ref>{{Cita libro|titolo=The Carnivorous Dinosaurs|anno=2005|capitolo=Evidence for predator-prey relationships: Examples for ''Allosaurus'' and ''Stegosaurus''.|curatore=Carpenter, Kenneth(ed)|autore=Carpenter K, Sanders F., McWhinney L.& Wood L|pagine=325–350|editore=Indiana University Press|id=ISBN 0-253-34539-1}}</ref>.
''Stegosaurus stenops'' aveva quattro placche dermali, ciascuna di circa
==Note==
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