Assabesi: differenze tra le versioni
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Secondo lo storico Guido Abbattista<ref>Guido Abbattista, "Africani a Torino. La rappresentazione dell''altro' nelle esposizioni torinesi (1884-1911)", Dipartimento di Storia, Università di Trieste.</ref>, l'origine del termine assabesi va fatto risalire ai 1884, quando, in occasione dell'Esposizione Generale Italiana di Torino furono presentati come attrazione (siamo in pieno periodo coloniale) alcuni abitanti nella baia di Assab, nel Corno d'Africa.
L'esistenza di biscotti chiamati assabesi è attestata, secondo Abbattista, dalla pubblicità sui giornali nei primi mesi del 1885, prima che la ricetta comparisse sul manuale di pasticceria del Ciocca<ref>Giuseppe Ciocca, "Il pasticciere e confettiere Moderno", Milano, Hoepli, 1946 (I ed. Milano, Hoepli 1907).</ref>
Assabese fu chiamata una torta al cioccolato prodotta dalla pasticceria di Gustavo Pfatisch<ref>[http://www.pfatisch.com/it/locale_storico_torino.php] Pfatisch G. Locale Storico d'Italia</ref> di Torino nei primi anni del '900, e assabesi furono chiamate le caramelle alla liquerizia in forma di volti africani prodotte dalla più antica ditta italiana di liquerizia italiana, la Amarelli<ref>[http://www.liquirizia.it/] Amarelli Liquerizia dal 1731</ref> di Rossano.▼
==Altre ricette con nome simile==
▲Assabese fu chiamata una torta al cioccolato prodotta dalla pasticceria di Gustavo Pfatisch<ref>[http://www.pfatisch.com/it/locale_storico_torino.php] Pfatisch G. Locale Storico d'Italia</ref> di Torino nei primi anni del '900, e assabesi (divenuto poi colloquialmente [[asabesi]]) furono chiamate le caramelle alla liquerizia in forma di volti africani prodotte dalla più antica ditta italiana di liquerizia italiana, la Amarelli<ref>[http://www.liquirizia.it/] Amarelli Liquerizia dal 1731</ref> di Rossano.
==Note==
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