Utente:Alaice/Sandbox: differenze tra le versioni
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comuncio coi verbi: di norma, il presente storico è ok, ma qui si parla di un contemporaneo, quindi occorre essere più precisi |
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Piergiorgio Firinu
Ed infatti certo elemento caratterizzante dell’artista è il continuo studio dell’arte, in particolare sulla filosofia dell’arte e sull’evoluzione delle forme artistiche di grande effervescenza dell’arte negli anni ’70. Appassionato di fotografia, durante i suoi soggiorni in USA, Londra, Europa Orientale, visita numerosi atelier di artisti molti dei quali presenta nello spazio espositivo STUDIO46. Tra i primi in Italia, espone artisti della Body Art e della Narrative Art, quali Natalia PP.LL, JAMES Collins, Mac Adams, Cioni Carpi, Roger Cutfhort, Peter Huchinson, con un interesse particolare per il movimento Fluxus, ed in special modo per Ben Vautier.Nel 1977, con Beppe Risso, tiene seminari su cinema sperimentale e fotografia, all’Accademia Albertina di Torino. Il corpus delle lezioni formerà materiale per la redazione dell’opera letteraria “Gabbia sui Pirenei”, il cui tema è proprio l’uso dell’immagine fotografica nell’arte, pubblicato nel 1978.
Dal 1994 Firinu ha creato il primo Portale dell’arte sul web interamente dedicato all’arte contemporanea. Un work in progress, nel quale sono esposte migliaia di immagini, opere pittoriche, fotografiche, sculture, poster, tutto ciò che attiene all’arte e alla comunicazione degli eventi dell’arte. Sono presenti la quasi totalità degli artisti dell’arte contemporanea. Sul Portale vengono settimanalmente pubblicati testi di critica e filosofia dell’arte scritti da Piergiorgio Firinu “..Gregor Samsa è tutti noi. La Cantatice Calva canta le nostre canzoni. Mentre attendiamo Godot. E inutilmente ci aggiriamo per Dublino in una giornata qualunque senza sapere cosa cercare. Ecco l’arte che disperatamente si guarda dentro e vede un vuoto incolmabile che solo gli imbecilli chiamano libertà. Dominati dal nulla nella forma più insidiosa della vicinanza di ciò che appare reale, una continua ri-creaziione del sinonimo del vivente, una sorte di trompe-l’oeil di una realtà dissolta in forme virtuali” (tratto da Libertà: vuoto a perdere www.artefutura.org)
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