Renault Primastella: differenze tra le versioni
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Dopo l'uscita di produzione della [[Renault Vivasix|Vivasix]], avvenuta nella seconda metà del [[1931]], mentre gli ultimi esemplari trovavano via via un proprietario, al [[Salone di Parigi]] fu lanciata la sua erede spirituale, una vettura che potesse intendersi come versione semplificata, o comunque economica, della ''Vivasix'' stessa. La nuova vettura prese il nome di ''Primastella'', introdotta proprio nell'autunno 1931 sotto la sigla di progetto '''PG6''', ed altro non era che una versione a passo corto e meno lussuosa della Vivastella. La vettura nasceva infatti sul telaio della [[Renault Monastella|Monastella]], ed era lunga 4.25 [[metro|m]], dieci [[centimetri|cm]] in meno della più corta delle ''Vivastella'', della quele manteneva però il gruppo motopropulsore. Rispetto alla ''Vivastella'', tra l'altro, il passo accorciato garantiva un'agilità superiore e prestazioni leggermente più brillanti. Meccanicamente, infatti, la Primastella montava la stessa meccanica della Vivastella prodotta in quegli anni, vale a dire un [[motore a scoppio|motore]] a 6 [[cilindro (meccanica)|cilindri]] in linea da 3180 [[centimetro cubo|cm³]] di [[cilindrata]], in grado di erogare una [[potenza (fisica)|potenza]] massima di 60 [[cavallo vapore|CV]]. Tale motore, che comunque venne rivisto in alcuni punti, come per esempio il sistema di lubrificazione mediante pompa, era in grado di spingere la vettura ad una velocità massima di 115 km/h. L'impianto frenante si avvaleva di [[freno a tamburo|freni a tamburo]] sia davanti che dietro. La stampa accolse molto bene la nuova arrivata, della quale elogiò ampiamente le prestazioni brillanti e la sua maneggevolezza. Disponibile con carrozzerie [[berlina]], [[coach (automobile)|coach]], [[cabriolet]]o [[roadster]] e venduta a prezzi compresi tra i 28.900 ed i 38.000 franchi, la ''Primastella PG6'' fu prodotta fino al mese di agosto del [[1932]] in 2.349 esemplari. Gli ultimi esemplari di tale serie furono caratterizzati dal cofano motore dotato di prese d'aria apribili a deflettore, in luogo delle classica fila di fitte feritoie.
Proprio nell'agosto del 1932 fu introdotta la serie '''PG8''' della Primastella, che vide il passaggio del posto guida da sinistra a destra, una piccola rivoluzione che nello stesso anno interessò anche il resto della gamma Renault. Tra l'agosto 1932 ed il maggio [[1933]] furono prodotti 2.778 esemplari della ''PG8'', che proprio nella tarda primavera del 1933
Alla ''PG8 SA'' succedette la '''PG10''', caratterizzata da una carrozzeria che mostrò i primi segni di adeguamento alla nascente tendenza aerodinamica. Tale carrozzeria venne realizzata nell'atelier Stella interno alla Renault stessa, e per la ''PG10'' furono disponibili solo due varianti di carrozzeria: berlina e coach. Fu comunque possibile ordinare la ''Primastella PG10'' anche con carrozzeria classica, non profilata. Il motore era sempre lo stesso, tuttavia la ''PG10'' fu ordinabile anche con il nuovo e più potente propulsore da 3.620 cm³, in grado di erogare fino ad 85 CV di [[potenza (fisica)|potenza]] massima, sufficienti per garantire una velocità di punta di quasi 130 km/h. La produzione fu mantenuta fino al maggio 1934, dopodicheè il modello uscì di listino con 1.048 esemplari prodotti. Fu l'ultima ''Primastella'' proposta in listino.
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