Libretto di risparmio: differenze tra le versioni

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Il '''Libretto di risparmio''' (LdR) o '''Deposito a Risparmio''' (DR) è un rapporto supporto cartaceo fornito dalle banche dopo l'apertura di un [[deposito a risparmio]]. Al suo interno vengono riportate tutte le operazioni contabili effettuate dal cliente (prelievi, versamenti)o dalla banca per conto proprio (interessi o spese) o di terzi (accredito della pensione, imposta di bollo).
 
A differenza di un normale [[conto corrente]], il libretto di risparmio ha una operatività molto limitata. Alcune [[banca|banche]] offrono comunque un minimo garantito di servizi, quali l'accredito della pensione o il rilascio di una [[carta di debito]] utilizzabile in qualunque sportello [[bancomat]]. Sul libretto di risparmio non è possibile, mai ed in alcun modo, prelevare più di quanto versato e quindi avere un saldo in negativo o ''debitore'' (''andare in rosso'').
 
I libretti di risparmio si distinguono tra nominativi e al portatore. I primi sono associati a soggetti (persone fisiche e persone non fisiche) e ammettono la cointestazione di più soggetti e consentoconsentono l'apertura di deleghe, i secondi teoricamente non sono collegati ad uno o più soggetti e potrebbero quindi essere adoperati da chiunque ne detenga il possesso. In realtà ciò non sussiste nella realtà perché le banche devono identificare e censire il o i soggetti che lo hanno inizialmente acceso ed, ogniqualvolta lo esibisca un soggetto diverso, esso viene identificato e censito come attuale '' portatore''. perPer ogni cambio di ''portatore'' il possessore precedente ed il possessore attuale devono presentare alla banca cui è stato esibito, entro 30 giorni, una dichairazione di ''cessione'' firmata sia dal cedente (precedente possessore) che dal cessionario (attuale possessore). Se ciò non viene fatto, o non viene fatto nel termine stabilito, entrambe sono soggetti a sanzione amministrativa da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Per la legge italiana [[Normativa primaria di contrasto al riciclaggio]] i libretti di risparmio non possono avere un saldo uguale o superiore a 1.000 [[euro]] (D.lgs. 231 del 21 novembre 2007 e s.m.i.).
 
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