Castello Ruffo di Nicotera: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m added Category:Nicotera usando HotCat
Nessun oggetto della modifica
Riga 4:
 
==Storia==
L'attuale fortificazione è opera dell'architteo Ermenegildo Sintes che nel 1764 riconvertì il castello in residenza estiva per il conte [[Fulco Antonio Ruffo]]<ref name="ReferenceB">{{cita web|url=http://www.poro.it/nicotera/castello.htm|titolo=Il Castello di Nicotera - la lunga storia del castello di Nicotera}}</ref>. L'edificio è dunque il risultato di una serie di ricostruzioni che il castello ha subitosubìto nei secoli. L'edificio infatti, è stato eretto sillesulle rovine dell'antica fortezza [[svevo]]-[[angioina]], realizzando torri angolari ede ampie terrazze, dalladalle qualequali è possibile scorgere la marina sottostante<ref name="ReferenceA">{{cita|Osservatorio Regionale del Turismo Regione Calabria, 2010|106}}.</ref>.
 
Il primo castello edificato a Nicotera venne fatto erigere presumibilmente dal re normanno [[Roberto il Guiscardo]] nel corso del XI secolo, anche se altre fonti indichino il Gran Conte [[Ruggero il Normanno]], quale promotore per la realizzazione dell'edificio militare. Di sicuro ciò che ha caratterizzato il castello per tutto l'arco della sua vita è il continuo susseguirsi di distruzioni e ricostruzioni varie, dovute sia ai disastrosi terremoti (in particolare al [[terremoto del 27 marzo 1638]]), che in partesia alle distruzionedistruzioni operate dagli assalti dei [[saraceni]] nel 1074 e nel 1085,; oppure nel curioso casoepisodio del 1284 quando le truppe armate dell'ammiraglio aragonese [[Ruggero di Lauria]], artefice della cacciata degli angioini dalla Calabria, distrussero completamente il castello che venne riscostruito in seguito ricostruito dallo stesso Ruggero di Lauria.
 
Con l'avvento di [[Federico II]] sia la città che il castello subirono un processo di ampliamento e fortificazionifortificazione secondo i canoni artistici degli svevi, costruendo ede ampliando l'arsenale vicino al porto<ref name="ReferenceA"/>. Federico II fu artefice del principale sviluppo della città di Nicotera<ref name="ReferenceD">{{cita|Osservatorio Regionale del Turismo Regione Calabria, 2010|110}}.</ref>, pertanto è da considerare che il castello ebbe un ruolo principale nell'assetto della città.
 
Il castello durante il corso della sua vita ospitò illustri personaggi, quali [[San Bruno di Colonia]], [[San Ludovico d'Angiò]], [[Papa Urbano II]], [[Gioacchino da Fiore]] e l'imperatrice [[Costanza d'Altavilla]]<ref name="ReferenceD"/>.
 
==Architettura==
La struttura, ad oggi ancora incompleta, fu edificata a pochi metri dai resti del precedente maniero normanno, di cui rimangono solo alcuni basamenti in pietra e una cisterna, in parte assemblatiinglobati in un vicino palazzo gentilizio. La struttura appare come una massiccia mole dominante la sottostante Marina di Nicotera, con la facciata principale che presenta marcate analogie con la [[Certosa di San Martino]] a [[Napoli]]<ref name="ReferenceA"/>.
 
La pianta del castello Ruffo di Nicotera è quadrilatera, con tre torri lateraliangolari, quadriterequadrilatere anch’esse, con la quarta torre che non venne mai realizzata. Le due torri frontali, collegate fra di loro attraversoda un susseguirsi di una serie di sette [[arcate]], sono munite di balcone con mensolemesse in granitocomunicazione grigio,da sullauna qualebalconata poggiasorretta unda lungomensole edi strettogranito terrazzogrigio. Oltre alla quarta [[torre]] manca anche parte del [[prospetto]], abbattutaabbattuto dal violento [[terremoto del 1783]] che colpì la [[piana di Sant'Eufemia]].
I sotterranei del castello sono raggiungibili dalda un ingresso posto nel cortile interno del castello. Dall'ingresso, con portale in [[granito]] si accede ada un corridoio con [[volta a botte]], il quale fa da accesso anche al piano terra. Quest'ultimo ospita due ampie sale, la prima con [[volta a vela]], mentre lail seconda ospita un ampiosecondo salone con [[volta a crociera]], saloneè irragiatoirraggiato dalle sette finestre che si aprono nelle sette arcate della [[facciata]] principale. Nel cortile del castello trova spazio un arco alladal quale si accede all’[[Atrio (architettura)|atrio]], pavimentato da grandi lastre di granito e adornato da un ampio scalone.
 
LegendeLeggende narrano come il castello siasarebbe collegato alla Marina di Nicotera attraverso alcuni passaggi segreti, tanto chèche alcuni prigionieri del castello per verificare la veridicità dell'esistenza di tali cunicoli e permettere loro di attuare un piano di fuga, lanciarono al proprio all'interno delle angurie che rotolarono fino a raggiungere la Marina di Nicotera"<ref name="ReferenceC">{{cita|Osservatorio Regionale del Turismo Regione Calabria, 2010|107}}.</ref>.
 
;il Castello oggi
Dopo l'acquisto da parte del comune, il castello, dopo un ulteriore ristrutturazione, è stato adibito comea centro museale. Al piano terra, caratterizzato da grandi saloni, trova posto al suo interno il "Civico Museo Archeologico", mentre il primo piano dell'edificio ospita il "Centro per lo studio e la conservazione della civiltà contadina del Poro"<ref name="ReferenceC"/>.
 
==Note==