Sassofono: differenze tra le versioni

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Il belga Antoine Joseph Sax, detto [[Adolphe Sax]] ([[1814]]-[[1894]]), cercò per tutta la vita di perfezionare gli strumenti a fiato: inventò dispositivi per migliorarne l'intonazione, il suono e la facilità di esecuzione, depositando 33 brevetti.
 
Dopo essersi concentrato su vari aerofoni, e soprattutto sui clarinetti, Sax costruì uno strumento che univa l'imboccatura ad ancia semplice del clarinetto e il corpo dell'[[oficleide]], uno strumento della famiglia degli ottoni[[legni]] di forma conica e dotato di un sistema di chiavi simile al clarinetto, all'oboe ed al flauto. Questo "ibrido", pur appartenendo alla famiglia dei legni ed avendone la flessibilità tecnica, permette un grande volume di suono, paragonabile a quello degli ottoni. Il sassofono fece la sua prima apparizione pubblica nel [[1841]] presso l'"Exposition de l'Industrie" di [[Bruxelles]] sotto la forma di un basso in Fa in ottone.
 
Nel [[1844]], il sassofono fu inoltre presentato presso l'Esposizione industriale di Parigi. Il [[3 febbraio]] dello stesso anno il compositore [[Hector Berlioz]], grande amico di Sax, diresse in concerto il suo corale Canto Sacro (Hymne Sacrée), trascritto dall'autore per tutti i nuovi strumenti prodotti da Adolphe Sax tra cui il sassofono. La partitura del suddetto brano è oggi andata perduta ma è stata di recente ricostituita e riarrangiata per ensemble di sassofoni dal grande didatta e virtuoso francese [[Jean-Marie Londeix]]. In dicembre il sassofono debuttò all'orchestra del [[Conservatorio]] di Parigi nell'opera di [[Georges Kastner]], "''[[Le Dernier Roi de Juda]]''".