Cinisello Balsamo: differenze tra le versioni

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==Economia==
Una delle attività storiche caratteristiche di Cinisello e Balsamo è stata la coltivazione di [[gelsi]], per l'[[allevamento di [[bachi da seta]]. L'importanza che questa pratica aveva in questi territori può essere desunta dal fatto che in passato avveniva un vero e proprio censimento delle piante di gelso: quello del [[16 novembre]] [[1750]] riporta per esempio un numero di 961 gelsi presenti a Cinisello (per un imponibile di 70.195 scudi) e di 1.232 gelsi a Balsamo (per un imponibile di 61.025 scudi). La coltivazione dei gelsi era già praticata nel [[XVII secolo|secolo precedente]]: nel [[1637]] viene riportato che la ''piazza comunale'' di Cinisello fosse già circondata da 45 gelsi.<ref name="pietre gelso">[http://www.comune.cinisello-balsamo.mi.it/pietre/spip.php?article395 Comune di Cinisello Balsamo, archivio storico - Il gelso e il baco da seta]</ref>
 
Fra la metà del [[XIX secolo]] e gli inizi del [[XX secolo]] si contavano sul territorio di Cinisello tre [[filande]], una in ''contrada per Monza'' (oggi ''via Sant'Ambrogio'')<ref name="pietre toponomastica"/>, di proprietà della famiglia Cobelli, poi subaffittata; una nella ''piazza comunale'' (oggi ''piazza Gramsci'')<ref name="pietre toponomastica"/>, di proprietà inizialmente della famiglia Vitali, poi della famiglia Cighera; una in ''contrada per Bresso'' (oggi ''via Cavour'')<ref name="pietre toponomastica"/>, di proprietà della famiglia Gargantini.<ref name="pietre villa de ponti"/>