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== Il disco ==
«Proprio come nel titolo, Mina questa volta è "leggera", perfino frivola e ha riempito il suo nuovo disco di scherzi e sorprese di ogni genere»<ref name= Castaldo>''Gino Castaldo'', "Mina, swing e humour con leggerezza", ''[[La Repubblica]]'' del [[15 ottobre]] [[1997]]</ref>. È «il tipico disco di Mina. Di un'artista, cioè, che si diverte ancora molto a cantare e, soprattutto, a cantare qualsiasi cosa»<ref name= ??>??, "Tris di regine", ''[[l'Unità (quotidiano)|l'Unità]]'' del [[15 ottobre]] [[1997]]</ref>. «Questa volta però, Mina, oltre ai soliti illustri Carneadi beneficiati da una sua illuminazione vocale, regala un attimo di gloria alla nuova scena italiana, quella vera, cresciuta nelle cantine e nei festival rock»<ref name= Vacalebre>''Federico Vacalebre'', "Mina-Vanoni, sfida tra primedonne", ''[[Il Mattino]]'' del [[15 ottobre]] [[1997]]</ref>. Ecco quindi irrompere nel canzoniere della Tigre i [[Casino Royale (gruppo musicale)|Casino Royale]] e gli [[Afterhours]]: i primi con ''Suona ancora'', brano inciso dagli stessi autori due anni prima e qui rieseguito con il solo apporto delle [[Voci Atroci]], che hanno riprodotto gli strumenti con le loro voci («bell'esercizio di virtuosità moderna e sofisticata, palestra per sei voci eccezionali»<ref name= Venegoni>''Marinella Venegoni'', "Ardita Mina di confine", ''[[La Stampa]]'' del [[15 ottobre]] [[1997]]</ref>), i secondi con «il sound "depresso" all'inglese»<ref name= Bernardini>''Massimo Bernardini'', "Ornella & Mina, c'è ancora un po' di libertà?", ''[[Avvenire]]'' del [[15 ottobre]] [[1997]]</ref> di ''Tre volte dentro me'' (originariamente incisa dagli autori con il titolo ''Dentro Marilyn''), «un pezzo lungo, un'atmosfera strumentale inconsueta, con tanto di ukulele suonato con un bootleneck, una sorta di steel guitar che arriva a note irragiungibili per una sola chitarra e un canto da sballo»<ref name= Vacalebre>''Federico Vacalebre'', "Mina-Vanoni, sfida tra primedonne", ''[[Il Mattino]]'' del [[15 ottobre]] [[1997]]</ref>. Con ''Someday in My Life'', canzone scritta da [Mick Hucknall] appositamente per Mina (e con la quale Mick duetta), precipitiamo «negli anni '50 delle torch song e del jazz»<ref name= Mangiarotti>''Massimo Mangiarotti'', "Mina-Vanoni: emozioni a confronto", ''[[Il Resto del Carlino]]'' del [[15 ottobre]] [[1997]]</ref>, mentre con ''Johnny'' Mina si trasforma in «un Prince scuro e rockato»<ref name= Vacalebre>''Federico Vacalebre'', "Mina-Vanoni, sfida tra primedonne", ''[[Il Mattino]]'' del [[15 ottobre]] [[1997]]</ref>. Ventata di "Phildelphia Sound" anni '70, invece, con il brano ''Con te sarà diverso'', «elegante remake di un'epoca oggi di moda e ripercorsa con intensità e sentimento»<ref name= Venegoni>''Marinella Venegoni'', "Ardita Mina di confine", ''[[La Stampa]]'' del [[15 ottobre]] [[1997]]</ref> mentre «gioco e ironia [caratterizzano i] virtuosismi pirotecnici di ''Grigio'', [in cui Mina vi incastona] dentro citazioni di Dante, Modugno e Zucchero»<ref name= Romana>''Cesare G. Romana'', "Mina ora si sente ''Leggera''", ''[[Il Giornale]]'' del [[15 ottobre]] [[1997]]</ref> (con la chiusura di un Celentano che chiede udienza per il [[Mina Celentano|progetto seguente]]). «Completano l'album altri pezzi più tradizionali»<ref name= Castaldo>''Gino Castaldo'', "Mina, swing e humour con leggerezza", ''[[La Repubblica]]'' del [[15 ottobre]] [[1997]]</ref>: le romantiche ''Resta lì'' e ''Stai così'', l'«anodina»<ref name= Vacalebre>''Federico Vacalebre'', "Mina-Vanoni, sfida tra primedonne", ''[[Il Mattino]]'' del [[15 ottobre]] [[1997]]</ref> ''Non si può morire in eterno'', la «semplicemente bella»<ref name= Mangiarotti>''Massimo Mangiarotti'', "Mina-Vanoni: emozioni a confronto", ''[[Il Resto del Carlino]]'' del [[15 ottobre]] [[1997]]</ref> ''Noi soli insieme'' e «la buffa ''Clark Kent'' dedicata a tutt i ''nerds'' che sanno bene di non potersi trasformare in Superman ma che sono vendicati dai sospiri esitanti di [Mina] Mazzini»<ref name= Vacalebre>''Federico Vacalebre'', "Mina-Vanoni, sfida tra primedonne", ''[[Il Mattino]]'' del [[15 ottobre]] [[1997]]</ref>.
In breve «un buon disco, vario, divertente, credibile creato per dimostrare una volta di più le funamboliche possibilità di Mina, anche se probabilmente risulta un po' meno commerciale del precedente ''[[Cremona (album)|Cremona]]''»<ref name= Fegiz>''Mario Luzzatto Fegiz'', "Nella nuova Mina hard la parodia di Zucchero", ''[[Corriere della Sera]]'' del [[15 ottobre]] [[1997]]</ref>.
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