==Indicazioni==
È un antiaggregante [[Piastrina|piastrinico]] della famiglia delle tienopiridine, il cui meccanismo d'azione è volto all'inibizione di uno dei due recettori piastrinici dell'[[Adenosindifosfato|ADP]] (molecola in grado di attivare le piastrine), denominato [[P2Y12]]. Dapprima è stato utilizzato perlopiù in sostituzione della [[ticlopidina]] (un farmaco antipiastrinico con lo stesso meccanismo d'azione del clopidogrel ma con maggiori effetti collaterali) o dell'[[Acido_acetilsalicilicoAcido acetilsalicilico|aspirina]], nei casi di intolleranza o allergia a quest'ultima<ref>{{cita libro | cognome= Braunwald| nome= Eugene | coautori=| titolo= Malattie del cuore (7ª edizione) p. 1296| editore= Elsevier Masson| città= Milano| anno= [[2007]]| id= ISBN 978-88-214-2987-3}}</ref>. Studi successivi hanno poi dimostrato un effettivo risultato positivo a confronto con l'aspirina nel caso di [[Infarto_miocardico_acutoInfarto miocardico acuto|infarto]] del [[cuore|miocardio]]<ref name="Migliaccio">Fra i tanti studi a sostegno: {{cita pubblicazione | quotes =no | autore =Caro JJ, Migliaccio-Walle K. | autorelink = | anno = [[1999]]| mese = | titolo =Generalizing the results of clinical trials to actual practice: the example of clopidogrel therapy for the prevention of vascular events. CAPRIE (CAPRIE Actual Practice Rates Analysis) Study Group. Clopidogrel versus Aspirin in Patients at Risk of Ischaemic Events.| rivista =Am J Med. | volume = 107 | pagine =568-72| doi = |}}</ref>
Attualmente è indicato nel trattamento delle [[Sindrome_coronarica_acutaSindrome coronarica acuta|sindromi coronariche acute]] (infarto STEMI, infarto NSTEMI, [[angina instabile]]) in associazione all'[[aspirina]]. Inoltre deve essere associato all'[[aspirina]] per la prevenzione della trombosi dello [[stent]] in pazienti sottoposti ad impianto di [[stent]] coronarici, per un periodo variabile da 3 mesi ad un anno a seconda del tipo di stent impiantato<ref>{{cita pubblicazione | autore= Task Force for Diagnosis and Treatment of Non-ST-Segment Elevation Acute Coronary Syndromes of European Society of Cardiology | anno = [[2007]] |titolo= Guidelines for the diagnosis and treatment of non-ST-segment elevation acute coronary syndromes | rivista =Eur j Card. | volume = 28 | pagine =1598-1660| doi = |}}</ref>
Può essere utilizzato anche nel trattamento dell'ictus e nelle arteriopatie obliteranti periferiche.
''Porpora trombotica trombocitopenica (PTT):'' il clopidogrel è stato correlato, raramente, a comparsa di [[porpora trombotica trombocitopenica]]. La porpora trombotica trombocitopenica è una condizione rischiosa per la vita: istituire immediatamente una terapia adeguata, inclusa la [[plasmaferesi]]<ref name= Pharmamedix/Clopidogrel />.
''Intervento chirurgico:'' l’[[intervento chirurgico]] costituisce di per sèsé una condizione di [[stress (medicina)|stress]] per l’organismo, favorendo l’instaurarsi di una condizione proinfiammatoria e protrombotica che può interferire con la gestione del paziente in terapia antiaggregante con clopidogrel. In questo tipo di paziente, l’intervento chirurgico richiede forzatamente un’attenta valutazione, su base individuale, del rapporto fra rischio emorragico, causato dalla terapia antiaggregante con clopidogrel, e rischio trombotico dovuto alla sospensione della terapia antiaggregante nel periodo perioperatorio (da 7 giorni prima dell’intervento a 30 giorni dopo l’intervento). In caso di intervento chirurgico non urgente (chirurgia elettiva) sarebbe preferibile rimandare l’intervento; in alternativa se il paziente può interrompere la terapia antiaggregante, si raccomanda di sospendere il clopidogrel 5-7 giorni prima dell’intervento (questo lasso di tempo è necessario al ripristino dell’attività piastrinica). In caso di intervento chirurgico d’urgenza, se la terapia antiaggregante non può essere sospesa, valutare la continuazione/sostituzione con [[acido acetilsalicilico]] oppure con gli inibitori del recettore della [[glicoproteina]] IIb/IIIa caratterizzati da un’[[emivita (farmacologia)|emivita]] più breve (tempo necessario al ripristino della funzione piastrinica compreso fra 4-48 ore) rispetto a clopidogrel. Particolare attenzione deve essere posta per i pazienti sottoposti a intervento di [[angioplastica]] percutanea con inserimento di [[stent]]. Una delle complicanze più gravi associate all’uso di stent è la trombosi dello stent, processo strettamente dipendente dalla reattività piastrinica; il rischio di questo evento aumenta notevolmente quando si interrompe la terapia antiaggregante con clopidogrel/[[acido acetilsalicilico]]. Sospendere la terapia antiaggregante precocemente (prima di un mese in caso di stent metallico e prima di 12 mesi in caso di stent medicato), per ridurre il rischio emorragico in caso di intervento chirurgico, espone il paziente ad un rischio altrettanto importante di [[trombosi]]. In questa classe di pazienti, l’intervento chirurgico in elezione dovrebbe essere effettuato non prima di 3-6 mesi in caso stent metallico e non prima di un anno dall’impianto dello stent medicato e in caso di rischio emorragico e trombotico limitati dovrebbe essere continuata la terapia con clopidogrel/acido acetilsalicilico<ref>King S.B. et al., J. Am. Coll. Cardiol., 2008, 51 (2), 172</ref><ref>Newsome L.T. et al. Anesth. Analg., 2008, 107 (2), 570</ref><ref>Chassot P.G. et al., Br. J. Anaesth., 2007, 99, 316</ref><ref>Grines C.L. et al., J. Am. Coll. Cardiol., 2007, 49, 734</ref>.
''Intervento di chirurgia minore (chirurgia oculare, orale, dermatologica, tecniche anestesiologiche, procedure endoscopiche urologiche):'' queste condizioni possono aumentare il rischio di sanguinamento nei pazienti trattati con clopidogrel. In caso di intervento chirurgico nei pazienti con basso rischio di sanguinamento, indipendentemente dal rischio di trombosi, la terapia con clopidogrel (75 mg) può essere continuata. Nei pazienti con rischio emorragico elevato e basso rischio trombotico, la terapia con clopidogrel deve essere sospesa 5 giorni prima dell’intervento e il paziente deve continuare o iniziare ad assumere [[acido acetilsalicilico]] come antiaggregante piastrinico. Nei pazienti con elevato rischio emorragico ed elevato rischio trombotico, il clopidogrel può essere sospeso 5 giorni prima dell’intervento chirurgico se è già trascorso un anno dopo l’intervento di inserimento di stent medicato oppure se sono già trascorse 6 settimane dall’intervento di inserimento di stent non medicato; durante la sospensione del clopidogrel deve essere continuato l’acido acetilsalicilico (per ridurre il rischio di trombosi dello stent ultratardiva). Se l’intervento chirurgico ha carattere di urgenza deve essere valutato il rapporto rischio emorragico/rischio trombotico del singolo paziente; se possibile la terapia antiaggregante dovrebbe essere mantenuta eventualmente sostituendo il clopidogrel con altro antiaggregante piastrinico<ref>Linee Guida European Society of Cardiology, 2009, Eur. Heart J., doi:10.1093/eurheartj/ehp337</ref>.
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