Samaria: differenze tra le versioni
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{{Vedi anche|Impero assiro|Ellenismo|Impero romano}}
Durante il regno dell'ultimo re del regno del nord [[Osea (re)|Osea]] (2Re 10), gli [[Assiria|Assiri]] invasero la Samaria nel 722/721 a.C. (inizialmente sotto [[Salmanassar V]] e poi sotto [[Sargon II]]) e stabilirono il controllo completo sulla capitale e sul resto del regno settentrionale. Resti di frammenti di una stele con una iscrizione assira attribuita a Sargon II fu trovata sulle pendici orientali dell'[[acropoli]] testimoniano la loro presenza. Inoltre, in base alle iscrizioni del palazzo di Sargon a [[Khorsabad]], gli abitanti di Samaria furono deportati in Assiria. I resti di un muro portante nella Sala 5 del palazzo di Sargon mostrano Samaria e la sua sconfitta. I nuovi abitanti furno portati li (da [[Cuta]] e dall'area siro-mesopotama, 2Re 17,24) e formarono una nuova popolazione samaritana, conosciuta come [[Cuthim]]. La città e le terre vicine vennero chiamate [[Samerina]] e furono poste sotto un governatore Assiro. Rimangono solo pochi resti del periodo successivo a quello babilonese e si riferiscono solo al periodo persiano, alla metà del V secolo, in cui la città riprese la sua importanza. Le tensioni fra la famiglia regnante di [[Sanballat]] e quella di [[Gerusalemme]] sotto il governo di [[Neemia]] sono documentati nella Bibbia
Samaria divenne una città [[ellenistica]] nel [[332 a.C.]] e migliaia di soldati [[macedoni]] furono inviati per sedare una rivolta dei samaritani. Tre torri circolari del diametro di 13 metri risalenti a quel periodo sono state scavate (le prime due da Hrvard che le attribuì al periodo israelita) e un successivo, maestoso, muro di fortificazione con e le torri quadrate. Queste fortificazioni furono demolite durante la distruzione della città da [[Giovanni Ircano]] nel [[108 a.C.]]. Le tracce della distruzione causata da Ircano sono state trovati dagi archeologi, ma la città fu ricostruita sotto [[Alessandro Ianneo]]. Nel [[63
===Sebaste===
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