Lockheed D-21/M-21: differenze tra le versioni
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La necessità, per l’[[USAF]], di disporre di un aereo da ricognizione ad altissime prestazioni emerse nel [[1960]], in seguito all’abbattimento di un [[Lockheed U-2]] in [[Unione Sovietica]]. Questo requisito si concretizzò con il [[Lockheed A-12]], da cui sarebbe poi derivato l’[[SR-71 Blackbird]].
[[File:M-21 Rear.jpg|thumb|left|Vista dal retro di un M-21 con un D-21A.]]
Tuttavia, lo stesso progettista della [[Lockheed]], [[Clarence Johnson|Kelly Johnson]], propose anche un drone “a perdere”, con una velocità elevatissima e difficile da abbattere. Lo scopo era avere un aereo in grado di penetrare in zone particolarmente difese, svolgendo missioni da ricognizione fotografica strategica ad alto rischio. Tutto questo era già stato teorizzato in uno studio precedente, che aveva preso il nome di
Tuttavia, l’A-12, allora in fase di sviluppo, era troppo grande e complicato per essere utilizzato come drone, e si decise che la tecnologia sarebbe stata utilizzata per un aereo di dimensioni inferiori. Quindi, utilizzando un apposito fondo speciale per i “Black Projects”, nell’[[ottobre]] [[1962]] l’USAF finanziò gli studi per un drone che avrebbe dovuto avere una struttura di base simile a quella dell’A-12. Il progetto relativo a tale velivolo, chiamato
== Tecnica ==
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