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==Economia==
A partire dal dopoguerra si sono verificate trasformazioni nell'ambito dello sfruttamento economico delle risorse di questa terra. Accanto all'agricoltura e all'allevamento tradizionali, è stata potenziata la coltivazione di alberi da frutto, che hanno trovato nella zona di Busca un ambiente funzionale al loro sviluppo.
Inoltre non bisogna trascurare il settore artigianale, rappresentato in Busca da aziende e piccole fabbriche tipografie, laboratori per la produzione di ceramiche e di materiale edile.
 
==Architettura==
Il centro storico della città racchiude nelle sue vie le testimonianze di un passato da non sottovalutare: partendo dalla via centrale parzialmente porticata (C.so Umberto) si arriva in piazza XX Settembre alla chiesa della SS. Trinità. Al suo interno è custodito un sacello dedicato alla "Madonnina" che, secondo la tradizione popolare, liberò la città dalla pestilenza nel 1745.
Grandi architetti come Francesco Gallo (artefice della cupola del santuario di Vicoforte Mondovì) hanno lavorato in Busca: la chiesa della Santissima Annunziata ad esempio è un capolavoro di architettura barocca piemontese con pianta a croce greca; il Gallo lavorò anche nella parrocchiale di Santa Maria Assunta tra il 1717 ed il 1728. Nelle sue vicinanze si può ancora notare la porta dell'antica cinta muraria, con arco in pietra squadrata.
Nei dintorni, in direzione di Villafalletto sorge l'antica Cappella di San Sebastiano in stile tardo romanico e gotico. Al suo interno si possono ammirare affreschi quattrocenteschi.
In direzione di Rossana sorge la cappella di Santo Stefano. In direzione di Saluzzo si arriva al castello del Roccolo, disegnato da Roberto D'Azeglio in stile gotico - moresco.
 
==Amministrazione comunale==