Giovanni Battista Zeno: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Proveniente da una delle più [[Zen (famiglia)|nobili famiglie di Venezia]], ''Giovanni Battista Zeno''nacque era figlio dida Nicolò Zeno e died Elisabetta Barbo, nipote del [[papa Eugenio IV]] e sorella del futurodi [[papa Paolo II]]. Era cugino del cardinale [[Giovanni Michiel]]. Studiò presso l'[[Università di Padova]] e divenne canonico della [[basilica di San Pietro in Vaticano]] e fu nominato [[protonotario apostolico]]. Fu abate commendatario dell'[[Abbazia di Santo Stefano (Due Carrare)|Abbazia di Santo Stefano]] a [[Carrara Santo Stefano]], nella [Diocesi di Padova|diocesi di Padova]], e dell'Abbazia di Mozza, nella [[diocesi dell'Aquila]].
 
Suo zio, papa Paolo II lo creò cardinale nel [[concistoro]] del [[21 novembre]] [[1468]]. Nel [[1470]] fu nominato [[vescovo]] di [[Diocesi di Vicenza|Vicenza]] e ricevette molti benefici da suo zio. Nel [[1477]] fu nominato legato ''a latere'' a [[Venezia]]. Fu legato a [[Perugia]] e all'[[Umbria]] durante il pontificato di [[papa Sisto IV]]. Fu [[Camerlengo (Chiesa cattolica)#Camerlengo del Collegio Cardinalizio|camerlengo del Collegio cardinalizio]] nel [[1481]]. Fece costruire e restaurare diverse chiese a [[Roma]], [[Verona]] e [[Cremona]]. Conoscendo bene la spregiudicatezza di [[papa Alessandro VI]], il [[2 gennaio]] [[1492]] rassegnò la [[commenda]] dell'abbazia cistercense di Rueda, nei pressi di [[Huesca]], e si ritirò a [[Padova]].
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Conoscendo bene la spregiudicatezza di [[papa Alessandro VI]], il [[2 gennaio]] [[1492]] rassegnò la [[commenda]] della abbazia cistercense di Rueda, nei pressi di [[Huesca]] e si ritirò a [[Padova]].
 
Partecipò al [[conclave del 1471]] nel quale fu eletto [[papa Sisto IV]], al [[conclave del 1484]] nel quale fu eletto [[papa Innocenzo VIII]] e al [[conclave del 1492]] nel quale fu eletto [[papa Alessandro VI]].
===Morte===
 
Giovanni Battista Zeno morìMorì a [[Padova]], molto probabilmente avvelenato. Il corpo fu portato a Venezia e fu sepolto nella [[basilica di San Marco]]. Lasciò 200.000 [[ducato (moneta)|ducati]] alla [[Serenissima Repubblica]] a condizione che ogni anno si celebrasse una solenne messa per la sua anima; lasciò inoltre 50.000 [[Scudo (moneta)|scudi]] per opere di bene. Nel [[1506]] la Repubblica concesse la costruzione della cappella Zen in basilica per onorarne la memoria.
 
==Collegamenti esterni==