Storia della Germania dal 1945: differenze tra le versioni

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<small>Questo articolo è parte della serie<br>[[Storia della Germania]].</small>
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| [[Franchi]]
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| [[Sacro Romano Impero]]
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| [[Confederazione Tedesca]]
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| [[Impero Germanico]]
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| [[Repubblica di Weimar]]
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| [[Germania Nazista]]
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| style="background:#efefef;" | '''Storia della Germania dal 1945'''
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Dopo l'inizio della [[Guerra Fredda]], e a seguito della sconfitta tedesca nella [[seconda guerra mondiale]], la [[Germania]] è stata divisa in due per circa 40 anni, divenendo il punto focale dei due blocchi contrapposti ad est e a ovest. Solo nel [[1990]] le due Germanie si sono riunite.
 
*[[Storia della Germania Est]]
*[[Storia della Germania Ovest]]
 
== La Germania dal 1945 al 1949 ==
 
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La Germania Est venne prima occupata e in seguito (maggio 1955) si alleò con l'[[Unione Sovietica]]. Era uno stato autoritario con un economia di stampo sovietico, la Germania Est divenne ben presto la più ricca e più avanzata tra le nazioni del blocco sovietico, ma molti suoi cittadini guardavano ad ovest per la libertà politica e la prosperità economica.
 
== Sviluppi politici nella Germania Ovest ==
 
Gli Stati Uniti e il Regno Unito si mossero per stabilire un nucleo per il futuro governo tedesco, creando un consiglio economico centrale per le loro due zone. Il programma in seguito fornì le basi per l'assemblea costituente della Germania Ovest, uno statuto di occupazione che governasse le relazioni tra gli alleati e le autorità tedesche, e la fusione politica ed economica tra la zona francese e quelle britannica e statunitense.
 
Il [[23 maggio]] [[1949]], la ''[[Grundgesetz]]'', la [[costituzione]] della Republica Federale Tedesca, venne promulgata. A seguito delle prime elezioni in agosto, il primo governo federale venne formato il [[20 settembre]] 1949, da [[Konrad Adenauer]] ([[Unione Cristiano-democratica Tedesca|CDU]]). Il giorno successivo, lo statuto di occupazione entro in vigore, garantendo i poteri di autogoverno con alcune eccezioni.
 
La Germania Ovest progredì rapidamente verso una piena sovranità e l'associazione con i suoi vicini europei e del [[Patto Atlantico]]. Gli accordi di Londra e Parigi del 1954 ripristinarono gran parte della sovranità dello stato (con alcune eccezioni) nel maggio 1954 e aprirono la strada all'ingresso della Germania Ovest nella [[NATO]]. Nell aprile 1951, la Germania Ovest, si unì, assieme a Francia, [[Italia]] e ai paesi del [[Benelux]] nella [[Unione Europea del Carbone e dell'Acciaio]], che preconfigurava l'[[Unione Europea]], inizialmente stabilita cone Comunità Economica Europea nel marzo [[1957]].
 
Lo scoppio della [[Guerra di Corea]] (giugno 1950), portò gli USA a chiedere il riarmo della Germania Ovest, allo scopo di difendere l'Europa Occidentale dalla percepita minaccia sovietica. Ma i ricordi delle passate aggressioni tedesche portarono gli altri stati europei a cercare uno stretto controllo sull'esercito della Germania Ovest. I partner tedeschi della Comunità del Carbone e Acciaio, decisero di fondare una [[Comunità Europea di Difesa]], con esercito, marina e aeronautica integrati, composti dalle forze armate degli stati membri. L'esercito della Germania Ovest sarebbe stato sotto il completo controllo della CED, ma gli altri stati membri ([[Belgio]], [[Francia]], [[Italia]], [[Lussemburgo]] e [[Paesi Bassi]]) avrebbero cooperato nella CED pur mantenendo un controllo indipendente delle loro forze armate.
 
Anche se il trattato della CED venne firmato (maggio 1952), non entrò mai in vigore. La Francia Gollista lo rifiutò sulla base del fatto che minacciava la sovranità nazionale, e quando l'Assemblea Nazionale francese si rifiutò di ratificarlo (agosto 1954), il trattato morì. Si dovettero allora trovare altri sistemi per permettere il riarmo della Germania Ovest. Come risposta, il [[Trattato di Bruxelles]] venne modificato per includere la Germania Ovest e l'Unione Europea Occidentale (UEO). Alla Germania Ovest veniva permesso di riarmarsi, e di avere pieno controllo sovrano delle sue forze armate; la UEO avrebbe comunque regolamentato le dimensioni dell'esercito permesso ad ognuno dei suoi stati membri. Le paure di un ritorno al [[nazismo]], ben presto scomparvero, e come conseguenza, le disposizioni del trattato UEO hanno oggi poco valore.
 
I tre alleati occidentali mantennero i poteri di occupazione a Berlino e certe responsabilità per l'intera Germania. In base ai nuovi accordi, gli Alleati mantenevano truppe all'interno della Germania Ovest, per scopi della difesa NATO, conformemente agli accordi di stazionamento e stato delle forze. Con l'eccezione dei 45.000 soldati francesi, le forze alleate erano sotto il comando congiunto di difesa della NATO (La Francia si ritirò dalla struttura di comando militare collettivo della NATO nel [[1966]]).
 
La vita politica fu notevolmente stabile ed ordinata. L'era di Adenauer (1949-63) venne seguita da un breve periodo guidato da [[Ludwig Erhard]] (1963-66) che, successivamente, venne rimpiazzato da [[Kurt Georg Kiesinger]] (1966-69). Tutti i governi tra il 1949 e il 1966 erano formati dall'unione tra [[Unione Cristiano-Democratica Tedesca|Unione Cristiano-Democratica Tedesca (CDU)]] e [[Unione Cristiana Sociale (germania)|Unione Cristiana Sociale (CSU)]], o da sola o in coalizione con il più piccolo [[Libero Partito Democratico (germania)|Libero Partito Democratico (FDP]]).
 
La "Grande Coalizione" di Kiesinger (1966-69), comprendeva i due principali partiti tedeschi: la CDU/CSU e il [[Partito Socialdemocratico Tedesco|Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD)]].
 
Negli [[anni 1960|anni '60]] sorse il desiderio di confrontarsi con il passato nazista. Con grande successo, le manifestazioni di massa reclamarono una nuova Germania. La generazione del dopoguerra era nata. [[Femminismo]], [[ambientalismo]] e [[antinazionalismo]] divennero parti fondamentali dell'identità tedesca (occidentale).
 
Nelle elezioni del 1969, la SPD &ndash; guidata da [[Willy Brandt]] &ndash; guadagnò abbastanza voti da formare una coalizione di governo con l'FDP. Il Cancelliere Brandt rimase a capo del governo fino al maggio [[1974]], quando si dimise dopo che uno dei membri anziani del suo staff venne scoperto come spia dei servizi segreti della Germania Est, la [[Stasi]].
 
Il Ministro delle Finanze [[Helmut Schmidt]] (SPD) formò allora un governo e ricevette l'apoggio unanime dei membri della coalizione. Fu Cancelliere dal 1974 al [[1982]]. [[Hans-Dietrich Genscher]], uno degli esponenti di spicco dell'FDP, divenne Vice Cancelliere e Ministro degli Esteri. Schmidt, un convinto sostenitore della Comunità Europea e dell'Alleanza Atlantica, enfatizzo il suo impegno per la "unificazione politica dell'Europa in ssociazione con gli USA".
 
In questo periodo, la [[Rote Armee Fraktion]], attiva a partire dal 1968, portò avanti una serie di attacchi terroristici che si protrassero fino agli [[anni 1990|anni '90]].
 
Nell'ottobre [[1982]], la coalizione SPD-FDP si sciolse quando l'FDP unì le sue forze con la CDU/CSU per eleggere il segretario della CDU [[Helmut Kohl]] come Cancelliere, con un voto di [[sfiducia costruttiva]]. A seguito delle elezioni nazionali del marzo [[1983]], Kohl emerse con il pieno controllo del governo e della CDU. La CDU/CSU andò molto vicina alla maggioranza assoluta, a causa dell'ingresso al Bundestag dei [[Partito Verde Tedesco|Verdi]], che ricevettero il 5,6% dei voti.
 
Nel [[1987]], al governo Kohl-Genscher venne rinnovato l'incarico, ma l'FDP e i Verdi guadagnarono a spese dei partiti più grossi. La CDU di Kohl e il suo "partito fratello" bavarese, scivolarono dal 48,8% dei voti del 1983 al 44,3%. La SPD cadde al 37%; e Brandt, da lungo tempo segretario del partito, si dimise nell'aprile [[1987]], sostituito da [[Hans-Jochen Vogel]]. La quota dell'FDP salì dal 7% al 9,1%, il miglior risultato dal 1980. I Verdi passarono dal 5,6% del 1983 all'8,3%.
 
== Sviluppi politici nella Germania Est ==
 
Nella zona di occupazione sovietica, il Partito Socialdemocratico venne costretto a fonsersi con il Partito Comunista nell'aprile 1946, formando un nuovo partito, il [[Partito dell'Unità Socialista]] (SED). Le elezioni dell'ottobre 1946 risultarono in governi di coalizione in tutti e cinque i parlamenti regionali, con la SED come leader indiscusso.
 
Una serie di congressi del popolo vennero convocati nel 1948 e agli inizi del 1949 dalla SED. Sotto la direzione sovietica, venne stesa la costituzione del [[30 maggio]] 1949, che venne adottata il [[7 ottobre]], data che venne in seguito celebrata come il giorno della proclamazione della Repubblica Democratica Tedesca. La Camera del Popolo ''([[Volkskammer]])'' &ndash; la camera bassa del parlamento della DDR, e la camera alta, la Camera dei Länd ''(Länderkammer)'' &ndash; vennero create. (La ''Länderkammer'' venne abolita di nuovo nel [[1958]]). L'[[11 ottobre]] 1949, le due camere elessero [[Wilhelm Pieck]] come Presidente, e venne formato un governo della SED. L'Unione Sovietica e i suoi alleati est-europei riconobbero immediatamente la DDR, anche se non venne riconosciuta da molte nazioni non comuniste fino al 1972-73.
 
La DDR fondò le strutture di uno stato monopartitico, centralizzato e comunista. Il [[23 luglio]] [[1952]], i tradizionali ''Länder'' vennero aboliti, e al loro posto vennero costituiti 14 ''Bezirke'' (distretti). Anche se gli altri partiti formalmente esistevano, il controllo completo del governo era nelle mani della SED, e praticamente tutte le posizioni più importanti all'interno del governo erano occupate dai suoi membri.
 
Il Fronte Nazionale era una organizzazione di copertura, che era nominalmente composta dallla SED, quattro altri partiti politici controllati e diretti dalla SED, e dalle quattro principali organizzazioni popolari: quella della gioventù, delle donne, della cultura e del sindacato. Ad ogni modo, il controllo era solo ed unicamente nelle mani della SED. Il ballottaggio nelle elezioni della DDR non era segreto. Come negli altri paesi del blocco sovietico, la partecipazione elettorale era molto alta, con un'approvazione dei candidati praticamente unanime.
 
== Relazioni tra le due Germanie ==
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Ai primi di febbraio del 1990, la proposta del governo Modrow per una Germania unita e neutrale venne rifiutato dal Cancelliere Kohl, il quale affermò che la Germania unita avrebbe dovuto essere un membro della NATO. Infine, il 18 marzo, le prime elezioni libere vennero tenute nella DDR, e un governo guidato da [[Lothar de Maizière]] (CDU) venne formato sotto una politica di rapida unificazione con la Germania Ovest. I rappresentanti liberamente eletti della ''Volkskammer'' tennero la loro prima sessione il [[5 aprile]], e la DDR evolse pacificamente da un governo comunista a uno democraticamente eletto. Elezioni comunali, libere e segrete, vennero svolte il [[6 maggio]], e la CDU vinse di nuovo. Il [[1 luglio]], le due Germanie entrarono in unione economica e monetaria.
 
== La fine del controllo delle quattro potenze ==
 
Durante il 1990, in parallelo con gli sviluppi interni tedeschi, le Quattro Potenze &ndash; gli alleati della seconda guerra mondiale: Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Unione Sovietica &ndash; assieme ai due stati tedeschi, negoziarono la fine dei diritti riservati alle Quattro Potenze per Berlino e l'intera Germania. Questi negoziati "due-più-quattro" vennero affidati alla [[Conferenza Cieli Aperti di Ottawa]], il [[13 febbraio]] 1990. I sei ministri degli esteri si incontrarono quattro volte nei mesi seguenti: a [[Bonn]] ([[5 maggio]]), Berlino ([[22 giugno]]), Parigi ([[17 luglio]]), e [[Mosca (città) | Mosca]] ([[12 settembre]]). Il Ministro degli Esteri polacco partecipò alla parte dell'incontro di Parigi che trattava dei confini tra Polonia e Germania.
 
Di fondamentale importanza fu superare le obiezioni sovietiche a una Germania unita all'interno della NATO. Ciò si ottenne in luglio, quando l'alleanza, guidata dal presidente [[George H.W. Bush]], presentò la Dichiarazione di Londra su una NATO trasformata. Il [[16 luglio]], il Presidente Gorbachev e il Cancelliere Kohl annunciarono l'accordo sul principio di una Germania unita nella NATO. Questo aprì la via, il [[12 settembre]], alla firma di Mosca del Trattato sulla Condizione Finale della germania &ndash; in effetti il trattato di pace che venne anticipato alla fine della seconda guerra mondiale. In aggiunta alla cessazione dei diritti delle Quattro Potenze, il trattato sancì anche il ritiro di tutte le forze sovietiche dal territorio tedesco per la fine del [[1994]], rese chiaro che gli attuali confini (specialmente la [[Linea Oder-Neisse]]) erano visti come finali e definitivi, e specificava il diritto della Germania unita di appartenere alla NATO. Inoltre prevedeva la continuata presenza di truppe britanniche, francesi e statunitensi a Berlino, durante il periodo di interim del ritiro sovietico. Nel trattato, i tedeschi rinunciavano alle armi, atomiche, biologiche e chimiche e dichiararono la loro intenzione di ridurre le loro forze armate a 370.000 unità nel giro di 3 o 4 anni dopo la firma del Trattato sulle Forze Armate Convenzionali in Europa (CFE), che avvenne a Parigi, il [[19 novembre]] 1990.
 
La conclusione dell'accordo sulla situazione finale apri la strada all'unificazione delle due Germanie. L'unione politica formale avvenne il [[3 ottobre]] 1990, eseguita tecnicamente &ndash; non senza critiche &ndash; tramite l'Articolo 23 della costituzione della Germania Ovest, come l'accessione ai cinque ''Länder'' orientali ripristinati. Il [[2 dicembre]] 1990, delle elezioni in tutta la Germania, si tennero per la prima volta dal [[1933]]. In effetti, accessione significava che la Germania Est veniva annessa all'Ovest; la nuova nazione mantenne il nome [[Bundesrepublik Deutschland]], utilizzava il "Deutsche Mark" della germania Ovest, e il suo sistema legale e le istituzioni vennero estese a Est. [[Berlino]] sarebbe diventata formalmente la capitale della Germania unita, ma le istituzioni politiche rimasero momentaneamente a [[Bonn]]. Solo dopo un rovente dibattito nel [[1991]] il ''[[Bundestag]]'' decise di muoversi, assieme a gran parte del governo, a Berlino, un processo che impiegò fino al [[1999]] per essere completato, quando il ''Bundestag'' tenne la sua prima sessione nel ricostruito [[Reichstag (edificio)|''Reichstag'']].
 
La Germania odierna se la sta cavando abbastanza bene, essendo la terza economia mondiale (dopo USA e [[Giappone]]). E' tra le prime cinque nazioni per quanto riguarda l'accesso a [[Internet]] e molti tedeschi parlano inglese e/o francese, oltre al tedesco e ai dialetti locali (che sono molti).
 
[[categoria:storia della Germania]]
[[categoria:storia contemporanea europea]]
 
 
[[de:Geschichte der Bundesrepublik Deutschland (1945–1990)]]
[[en:History of Germany since 1945]]
[[fr:Histoire de l'Allemagne depuis 1945]]