Bernard Délicieux: differenze tra le versioni

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Il nuovo papa, il francese [[Clemente V]], fu eletto soltanto nel giugno del [[1305]] e con tutta la sua corte si recò a [[Lione]] per esservi incoronato. Qui fu trasferito anche Bernard che poi fu aggregato al corteo pontificio nei suoi lenti spostamenti seguiti da lunghi soggiorni nelle città di [[Mâcon]], [[Nevers]], [[Bourges]], [[Limoges]], [[Périgueux]] e [[Bordeaux]]. Nel frattempo, Clemente V aveva dato disposizioni di normalizzare i rapporti tra gli inquisitori e gli abitanti delle zone di Albi e Carcassonne, inviandovi i cardinali [[Bérenger de Frédol]] e [[Pierre de La Chapelle]]. Questi, dall'aprile del 1306, condussero un'inchiesta che portò alla destituzione dei carcerieri delle prigioni dell'Inquisizione, all'assoluzione del già scomunicato Jean de Picquigny, nel frattempo deceduto in Italia, e dal papa ottennero che il vescovo di Albi fosse sollevato dalle sue funzioni. Ancora nel novembre del [[1308]] Clemente V era a [[Poitiers]], dove incontrò Filippo il Bello. Finalmente Bernard fu ascoltato: perdonato, poté tornare libero a Carcassonne.<ref>B. Hauréau, cit., pp. 852-854.</ref>
 
Il parziale successo dei nemici dell'Inquisizione durò poco. Accogliendo le richieste dei domenicani, il [[27 luglio]] [[1308]] il papa annullò le decisioni dei due cardinali, rimise al suo posto Bernard de Castenet e l'Inquisizione riprese l'antico vigore. L'opposizione, spaventata, non reagì, mentre di Bernard Délicieux, segnalato nel [[1310]] in missione a Parigi, mancano per cinque anni ulteriori notizie: nel [[1315]] risultava risiedere a [[Béziers]], sotto la protezione, prima, di [[Bérenger de Frédol]], e poi del suo successore, il fratello [[Guillaume Frédol|Guillaume]], vescovi in successione della diocesi.<ref>B. Hauréau, cit., pp. 855-856; J.-L. Biget, cit., p. 78.</ref>
 
=== Il processo ===