Impero Gupta: differenze tra le versioni

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L''''impero Gupta''' è stato uno dei maggiori [[Impero|imperi]] politici e militari dell'[[Storia dell'India|antica]] [[India]]. Fu governato dalla dinastia Gupta tra il [[240]] e il [[550]] d.C. e occupò la maggior parte dell'[[India]] settentrionale, degli attuali [[Pakistan]] orientale e [[Bangladesh]].
 
Sotto questo impero si ebbe un periodo di pace e prosperità che favorì lo sviluppo culturale: viene considerata l'"età dell'oro" della cultura indiana dal punto di vista artistico, letterario e scientifico e il periodo [[classico]] della storia indiana (in modo analogo alle dinastie [[Dinastia Han|Han]] e [[Dinastia Tang|Tang]] in [[Cina]] e alla cultura [[Grecia antica|greco]]-[[Roma antica|romana]] per la civiltà occidentale).
 
I Gupta stabilirono un efficace sistema amministrativo e un forte potere centrale, permettendo tuttavia una sviluppata autonomia locale in periodo di pace, quando solo la raccolta delle tasse confluiva verso la capitale. La società era ordinata secondo le credenze [[Induismo|indu]], con una rigida divisione in [[Casta|caste]].
 
==Storia==
La dinastia Gupta proveniva probabilmente dal [[Bengala]], sebbene la questione sia tuttora oggetto di disputa, e il regno di '''Sri-Gupta''', il fondatore della dinastia, si data agli anni [[240]]-[[280]] circa, mentre il suo successore, '''Ghatotkacha''', indicato nelle iscrizioni come [[maharaja]], regnò probabilmente tra il 280 circa e al più tardi il [[319]] circa. Sri Gupta aveva regnato probabilmente su una parte del Bengala, ma agli inizi del [[IV secolo]] il dominio dei Gupta si era esteso su alcuni piccoli regni [[hindu]] a [[Magadha]] (attuale stato indiano di [[Uttar Pradesh]]). La dinastia Gupta governò quindi l'India a nord della catena dei [[Vindhya]] nel [[IV secolo|IV]] e [[V secolo]].
 
===Chandragupta I (319 ca.-335)===
'''Chandragupta I''', figlio di Ghatotkacha, aveva sposato Kumarâ Devî, una principessa [[Licchavi]], che gli portò in dote il regno di Magadha, con capitale [[Patna, India|Pataliputra]]. Grazie a questa alleanza, ilallargò suoquindi dominioi suoi domini, che arrivòarrivarono ad estendersi dal fiume [[Gange]] a Prayaga (odierna [[Allahabad]]) e fu il primo dei Gupta a cui ci si riferì come ''maharajadhiraja'' ("re dei re").
 
===Samudragupta (335-380)===
Chandragupta morì nel [[335]] and gli successe il figlio '''Samudragupta''', instancabile conquistatore e patrono delle arti.
 
Agli inizi del suo regno si impadronì dei regni di Shichchhatra e di Padmavati, e successivamente estese il suo dominio al regno di Kota e attaccò le tribù (Yaudheyas, Arjunayanas, Maduras e Abhiras) della regione di [[Malwa]] (attuale stato indiano di [[Madhya Pradesh]]). Prima della sua morte nel [[380]] i suoi dominini si estesero dall'[[Himalaya]] al fiume [[Narmada (fiume)|Narmada]] e dal [[Brahmaputra]] al [[Yamuna (fiume)|Yamuna]]. Assunse il titolo di "re dei re" e di "monarca del mondo". Praticò per celebrare le sue conquiste il rito del sacrificio del cavallo ([[ashvamedha]]) e coniò monete d'oro raffiguranti questo animale.
 
Alla corte di Samudragupta vissero importanti studiosi, come [[Harishena]], [[Vasubandhu]] e [[Asanga]], e lo stesso re fu poeta e musicista. Fu un sostenitore dell'[[induismo]] e devoto al dio [[Vishnu]], ma manifestò tolleranza verso le altre religioni e permise al re [[Buddhismo|buddhista]] dello [[Storia di Sri Lanka#Nell'antichità|Sri Lanka]] di costruire un monastero a [[Bodh Gaya]].
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===Kumaragupta I (413-455)===
A Chadragupta II successe nel [[414]], forse dopo un breve regno di '''Govindagupta''' ''Balâditya'', il figlio '''Kumaragupta I''', conosciuto come ''Mahendraditya'', che regnò sino al [[455]]. Verso la fine del suo regno si accrebbe la potenza della tribù Pushyamitra, originaria della valle del fiume [[Narmada (fiume)|Narmada]], che giunse a minacciare l'impero Gupta.
 
===Skandagupta (455-467)===
A Kumaragupta I successe il figlio '''Skandagupta''', generalmente considerato l'ultimo dei grandi sovrani Gupta. Riuscì a debellare la minaccia dei Pushyamitra e difese l'impero dalle invasioni degli [[Unni Bianchi]] dal nord-est e per le sue vittorie si assunse il titolo di ''Vikramaditya''. Le spese di guerra prosciugarono tuttavia le risorse dell'impero, com'è visibile dalla diminuzione del titolo delle monete coniate in questo periodo, causando l'inizio del suo declino dell'impero dopo la sua morte, nel [[467]].
 
===Il declino e la fine===
A Skandagupta successe prima il fratello '''Pûrugupta''' (467-[[472]]) e quindi '' il figlio '''Narasimhagupta I''' ''Baladitya'' (467472-[[473]]), seguito da '''Kumaragupta II''' (473-[[474476]]) e da '''Buddhagupta''' ([[476]]-[[495496]]?). Durante il regno di quest'ultimo gli [[Unni Bianchi]], guidati dal loro re [[Toramana]], superarono le difese ai confini nord-orientali e l'impero si disgregò. Gli Unni, sotto Toramana e il suo successore [[Mihirakula]] si impadronirono della maggior parte delle province dell'impero e in alcune regioni si installarono delle dinastie locali, mentre i Gupta continuavano a regnare nella parte più occidentale.
 
Si conoscono i nomi di alcuni re successivi, sebbene la linea di successione non sia del tutto chiara:'''Narasimhagupta II''' (496-[[510]]), '''Prakâshâdityagupta''' e '''Vainyagupta''' ([[508]]?), '''Bhanugupta''' ([[510]]-[[511]] e l'ultimo sicuro appartenente alla dinastia, '''Vishnugupta''' ([[540]]-[[550]] circa). Le iscrizioni provano che la sovranità di questi re doveva essere ancora riconosciuta nella valle del [[Narmada (fiume)|Narmada]] nel [[528]] e nel [[Bengala]] settentrionale nel [[543]]-[[544]] ma il loro potere entro la metà del [[VI secolo]] si era ridotto a quello di semplici capi locali.
 
==L'organizzazione militare==