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Dopo la produzione di un secondo album di scarso successo, ''[[We Have Come for Your Children]]'' (1978), la [[Sire Records]], etichetta produttrice dei Dead Boys, obbligò il gruppo a cambiare il proprio look ed il sound per addolcire un po' la loro proposta musicale e renderla più appetibile commercialmente per il pubblico americano che ancora non seguiva il punk come in Inghilterra già avveniva, e fu anche per questo motivo che la band si sciolse nel [[1979]].<ref>McNeil, Legs. McCain, Gillian. ''Please Kill Me: The Uncensored Oral History of Punk'', Penguin Books, New York, Londra, 1997, pag. 335–336.</ref> Svariate loro esibizioni del 1979 sono visibili nel film del 1980 intitolato ''[[D.O.A.: A Rite of Passage]]''. Qualche mese dopo lo scioglimento del gruppo, la band fu costretta a riunirsi occasionalmente per incidere un album dal vivo e tener fede ai propri obblighi contrattuali. Per vendicarsi sulla Sire Records, [[Stiv Bators]] scrisse una canzone sull'accaduto, ma la registrazione non poté essere utilizzata. Quando il materiale finalmente emerse su etichetta [[Bomp! Records]], Bators ri-registrò il pezzo in studio cambiando il testo.
 
==== Reunion ====
I Dead Boys tornarono insieme per effettuare diversi concerti durante gli anni ottanta. Nel 1989 la band ri-pubblicò il loro epocale album di debutto ''[[Young, Loud and Snotty]]'' del 1977 in versione "più dura" e con un mixaggio più grezzo reintitolandolo ''Younger, Louder and Snottier''. Il nuovo mix fu ricavato da un nastro a cassetta di un primo mixaggio preliminare delle sessioni originarie, attribuito al giovane [[Bob Clearmountain]], all'epoca assistente di studio.