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Come il fratello maggiore, anche Selim e Korkut erano principi ottomani che servivano la Sublime Porta come governatori di province, rispettivamente [[Trebisonda]] e [[Magnesia]]. La tradizione ottomana prevedeva che alla morte del sultano, avesse il diritto di salire al trono colui che avesse raggiunto il prima possibile [[Istanbul]], conseguentemente la distanza della provincia dalla capitale era determinante. Difatti il più fortunato era Ahmet, poichè la sua provincia era la più vicina al cuore dell'Impero Ottomano.
 
AncheSebbene Solimanoavesse richiesto (il futurogoverno sultanodi un'altra provincia (in una lettera al padre [[SolimanoBayezid ilII|Bayezid]] Magnificodatata [[1510]])<ref>{{cita|C. Finkel, figlio''Osman's diDream: SelimThe eHistory quindiof nipotethe diOttoman AhmetEmpire 1300-1923''|pag. XXI|Finkel}}</ref> ma con scarsi risultati, avevasuo ricevutofratello il[[Selim governoI|Selim]] abbandonò la provincia di [[BoluTrebisonda]], unagiudicando provinciale particolarmentesue vicinaterre adinospitabili Istanbule improduttive, maper supoi obiezionetrasferisi alla corte di Ahmetsuo figlio [[Solimano il Magnifico|Solimano]], egligovernatore fudell'allora trasferitoprovincia adi [[Caffa]], nella(nell'attuale regione della [[Crimea]]), ove rivendicò (nell'attualeper propri obiettivi) per il proprio figlio il governatorato della provina di [[UcrainaBolu]], distante da Istanbul a soli 200 Km, ma su obiezione di Ahmet (prediletto di Bayezid), la richiesta fu rifiuata. Selim ha interpretato tale manovra come un sostegno per il fratello maggiore, quindi richiese anch'egli una provincia nella parte europea dell'Impero Ottomano, ma con scarsi risultati. Adirato, nel mese di [[Marzo]] [[1511]] Selimabbandonò la provincia del figlio Solimano e nel mese di [[Giugno]]<ref>{{cita|C. Finkel, ''Osman's Dream: The History of the Ottoman Empire 1300-1923''|pag. XXII|Finkel}}</ref> dello stesso anno occupò [[Edirne]], l'ex-capitale del regno, con un contingente di 3000 uomini, ma [[Bayezid II]], che soggiornava lì a causa del catastrofico sisma avvenuto a Costantinopoli il [[10 settembre]] [[1509]], vide questo atto di disobbedienza come un un tentativo di insurrezione, intraprendendo quindi una guerra civile fra padre e figlio. Tuttavia dopo pochi mesi, il [[3 agosto]] [[1511]]<ref name=ref1>{{cita|Gábor Ágoston, ''Encyclopedia of the Ottoman Empire''|sezione Selim I, pag. 512|Gabor}}</ref>, Selim fu sconfitto dagli eserciti del sultano, che gli promise il governatorato della provincia di [[Smenderevo]] e giurò di non favore Ahmet nell'ascesa al trono.
 
===La ribellione di Şahkulu===
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===Conquista di Konya e morte del sultano===
Sentendo parlare della sconfitta di Selim, Ahmet decise di recarsi ad Istanbul e farsi dichiarare sultano costringendo suo padre Bayezid II ad abdicare, tuttavia i [[Giannizzeri]], divisione d'elite dell'esercito, bloccarono la sua strada, dichiarando apertamente il loro sostegno e il loro appoggio ad un sultano più capace, quale era Selim. Per questi motivi, Ahmet ripiegò nella provincia di uno dei suoi nipoti, [[Konya]], e ivi si fece dichiarare sultano. [[Bayezid II]] lo intimò di tornare nella sua provincia, tuttavia ricevette un rifiuto da Ahmet, il quale era irremovibile.
Avendo Bayezid preso coscienza della totale indipendenza dei propri figli dal suo volere, fu costretto dai Giannizzeri ad abdicare in favore di Selim il [[24 aprile]] [[1512]], e morì circa un mese dopo, il [[26 maggio]], o il [[10 giugno]]<ref name=ref1>{{cita|Gábor Ágoston, ''Encyclopedia of the Ottoman Empire''|sezione Selim I, pag. 512|Gabor}}</ref>, o addirittura qualche fonte riporta [[17 ottobre]]<ref> {{cita|Vincenzo Abbondanza, ''Dizionario storico delle Vite di tutti i Monarchi Ottomani; Fino al Regnante Ahmet IV e delle più riguardevoli cose appartenenti a quella Monarchia''|pag. 60|Abbondanza}}</ref>.
 
===Scontri diretti con Selim e morte===
Anche dopo l'abdicazione di suo padre e la salita al trono del fratello, Ahmet continuò a governare una parte dell'Anatolia, autoproclamandosi sultano. Intanto Selim preparò un'offensiva contro il fratello rivale distribuendo somme di denaro ai Giannizzeri per animarli alla battaglia, tuttavia gli sforzi del neo sultano furono resi vani da Ahmet, che si era nascosto nei deserti della Cilicia. Sapendo che la lotta non era ancora terminata, Ahmet sfrutto l'aiuto di Mustafà Pasha, uomo a lui particolarmente vicino poichè aveva già aiutato il padre [[Bayezid II]] ad avvelenare Selim<ref name=ref1ref2>{{cita|Vincenzo Abbondanza, ''Dizionario storico delle Vite di tutti i Monarchi Ottomani; Fino al Regnante Ahmet IV e delle più riguardevoli cose appartenenti a quella Monarchia''|pag. 21|Abbondanza}}</ref>(con scarsi risultati), ma il tutto fu presto scoperto. A questo punto Ahmet si diede in preda alla disperazione, ma non abbandonò l'ambizione di togliere lo scettro reale dalle mani del fratello, così riunì le poche truppe rimaste a lui fedeli, e con l'ausilio di quelle del Re della Frigia, allestì un ultimo assalto. Gli eserciti di Selim, appoggiato dai Giannizzeri, e gli eserciti di Ahmet si scontrarono a [[Yenişehir]], presso [[Bursa]], il [[24 aprile]] [[1513]] o, secondo altre fonti, nel [[1514]]<ref name=ref1ref2> {{cita|Vincenzo Abbondanza, ''Dizionario storico delle Vite di tutti i Monarchi Ottomani; Fino al Regnante Ahmet IV e delle più riguardevoli cose appartenenti a quella Monarchia''|pag. 21|Abbondanza}}</ref>. La battaglia vide esito positivo per il nuovo sultano, ma Ahmet tentò una fuga travestendosi da un membro del Sipahi, le truppe scelte dell'[[Osmanlı İmparatorluğu Ordusu]], ma fu inseguito dai vincitori per poi essere tramortito con un colpo alla testa. Giunto al palazzo, egli fu riconosciuto e fatto prigioniero, per poi essere condotto davanti a Selim, che dopo averlo deriso e ridicolizzato con fine sarcasmo davanti all'esercito lo fece rinchiudere in una tenda imperiale, ove trascorse gli ultimi giorni di vita prima di essere strangolato per ordine del fratello con l'accusa di [[Baghy]](il crimine della ribellione contro lo Stato)<ref>
{{cita|Ahmed Akgündüz, ''Ottoman History: Misperceptions and Truths''| capitolo "The Reign of Yavuz Selim (The Excellent), pag.165|Akgündüz}} </ref>.
 
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== Bibliografia==
* {{cita libro| Caroline | Finkel | Osman's Dream: The Story of the Ottoman Empire 1300-1923| 2006 | John Murray | Londra|cid=Finkel}} ISBN 978-1848547858
* {{cita libro| Vincenzo | Abbondanza | Dizionario storico delle Vite di tutti i Monarchi Ottomani; Fino al Regnante Ahmet IV e delle più riguardevoli cose appartenenti a quella Monarchia| 2010 | Nabu Press | Roma|cid=Abbondanza}} ISBN 978-1141919420
* {{cita libro| Gábor | Ágoston | Encyclopedia of The Ottoman Empire| 2009 | Facts on File Inc.| New York|cid=Gabor}} ISBN 978-0816062591