Get Back/Don't Let Me Down: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Yoko Ono → Yōko Ono + general fixes using AWB
Yōko Ono → Yoko Ono (Wikipedia:Titolo_della_voce#Dal_giapponese) + general fixes using AWB
Riga 7:
|postdata =
|etichetta = Apple Records
|durata = 3 [[minuto|min]] : 12 [[secondo|s]]
|genere = Pop Rock
|genere2 = Rock & roll
Riga 13:
|numero di dischi =
|numero di tracce =
|precedente = [[Hey Jude (singolo)|Hey Jude]]/[[Revolution (The Beatles)|Revolution]]
|successivo = [[The Ballad of John and Yoko]]/[[Old Brown Shoe]]
}}
Riga 25:
La melodia nacque da una jam improvvisata il 7 gennaio 1969 durante le sedute di registrazione agli studi [[Twickenham Studios|Twickenham]].<ref name ="sulpy84">{{Cita libro |autore=Doug Sulpy, Ray Schweighardt |titolo=Get Back |anno=2003 |pagine=84}}</ref> McCartney iniziò il testo rielaborando il verso ''«Get back to the place you should be»'' della canzone ''[[Sour Milk Sea]]'' di [[George Harrison]], in ''«Get back to where you once belonged».''<ref name ="sulpy152">{{Cita libro |nome=Doug |cognome=Sulpy|coauthor= Schweighardt, Ray|titolo=Get Back |anno=2003 |pagine=152}}</ref> McCartney aveva suonato il basso nella registrazione di [[Jackie Lomax]] della canzone qualche mese prima.
 
La versione pubblicata della canzone è composta da due strofe, con un'introduzione musicale, e parecchi ritornelli. Il primo verso racconta la storia di un uomo chiamato Jojo, che lasciò la sua casa in [[Tucson]], [[Arizona]], per un po' di "erba" Californiana (la futura sposa di Paul, [[Linda McCartney|Linda]], aveva frequentato la [[University of Arizona]] di Tucson.), la seconda strofa parla di un personaggio dalla sessualità ambigua, "Loretta Martin" che ''«thought she was a woman, but she was another man»'' ("pensava di essere una donna, ma era un altro uomo"). La versione su singolo include il finale dove a Loretta viene consigliato di "tornarsene da dove è venuta". (''Get back, where you once belonged'')''
 
I Beatles scherzarono spesso con il testo della canzone durante le sedute di registrazione, come dimostra l'introduzione di Lennon al brano sull'album ''Let It Be'': ''«Sweet Loretta Fart, she thought she was a cleaner, but she was a frying pan»'' ("La dolce Loretta Scorreggia, pensava di essere un aspirapolvere, ma era una padella per friggere"). La versione del brano sull'album termina con la famosa frase di John Lennon: ''«I'd like to say thank you on behalf of the group and ourselves, and I hope we passed the audition»'' ("Vorrei ringraziarvi a nome del gruppo e di noi stessi, e spero che abbiamo passato l'audizione").
Riga 33:
 
Il manoscritto originale di una variante della canzone con la strofa sui "Pakistani", è conservato nell’Hard Rock Cafè di [[San Francisco]]. In questa versione, la strofa è:
{{quote|''Nel frattempo, qui in patria, troppi pakistani''<br/>
''vivono in case popolari.''<br/>
''Candidato Macmillian, dicci quale è il tuo piano,''<br/>
''perché non ci dici a che punto è?''|''[[Get Back]]'' versione alternativa - Lennon/McCartney|''Meanwhile back at home too many Pakistanis,''<br/>
''Living in a council flat''<br/>
''Candidate Macmillan, tell us what your plan is,''<br/>
''Won't you tell us where you're at''|lingua=en}}
 
In un'intervista concessa a ''[[Playboy]]'' nel 1980, Lennon descrisse il brano in questi termini: «...una versione migliore di ''[[Lady Madonna]]''. Comunque, pur sempre una minestra riscaldata.»<ref name="sheff">{{Cita libro |nome=David |cognome=Sheff |titolo=All We Are Saying: The Last Major Interview with [[John Lennon]] and [[YōkoYoko Ono]] |editore=St. Martin's Press |città=New York |anno=2000 |id=ISBN 0-312-25464-4 |pagine=201}}</ref>
 
=== Registrazione ===
Riga 48:
[[Billy Preston]] si unì ai Beatles per suonare il pianoforte elettrico [[Fender Rhodes]] il 22 gennaio, essendo stato invitato da George Harrison a partecipare alle sedute di registrazione.<ref>[http://www.beatlesbible.com/songs/get-back/2/ The Beatles Bible: Get Back] Retrieved Aug. 17, 2008.</ref> L'idea di Harrison era, introducendo un elemento estraneo al gruppo, di spezzare la tensione crescente tra i quattro Beatles, come era stato fatto l'anno precedente per ''[[While My Guitar Gently Weeps]]'', durante le sessioni del ''[[The Beatles (album)|White Album]]''. L'idea funzionò alla grande, e la band si esibì in performance molto più grintose.
 
I Beatles registrarono circa dieci provini della canzone il 23 gennaio. Poi, il 27 gennaio fecero un ultimo sforzo per perfezionare ''Get Back'' registrandone altre 14 takes. Alla fine, la migliore risultò essere la take numero 11.
 
Il 4 aprile i Beatles, incaricarono i tecnici della [[EMI]] di preparare un missaggio mono della canzone.<ref name="lew2">{{Cita libro |autore=Mark Lewisohn |titolo=The Complete Beatles Chronicle |editore=Chancellor Press |id=ISBN 0-7607-0327-2 |anno=1996}}</ref> Quando il gruppo lo ascoltò, non rimase soddisfatto del risultato, così il 7 aprile, McCartney e [[Glyn Johns]] produssero un secondo mix agli Olympic Studios per l’uscita su singolo del brano.<ref name="lewisohn172">{{Cita libro |autore=[[Mark Lewisohn]] |titolo=The Beatles Recording Sessions |anno=1988 |pagine=172}}</ref>
 
=== L'esecuzione del brano sul tetto della Apple ===
I [[Beatles]] eseguirono ''Get Back'' (insieme ad altre canzoni) come parte del celebre “concerto sul tetto” della Apple il 30 gennaio 1969. ''Get Back'' venne suonata per tre volte; la terza e ultima volta fu interrotta dall'arrivo della polizia, che era stata chiamata dagli impiegati delle aziende vicine. Dopo che gli agenti parlarono a [[Mal Evans]] minacciando di arrestare la band, il roadie staccò la spina degli amplificatori di Lennon e Harrison. Fu durante questo momento che McCartney improvvisò il verso: ''«You've been playing on the roofs again, and that's no good, and you know your Mummy doesn't like that...she gets angry...she's gonna have you arrested! Get back!»'' ("Siete andati ancora a suonare sul tetto, e questo non è bello, sapete che non fa piacere alla vostra mamma…si arrabbia…vi farà arrestare tutti! Tornate indietro!"). Nessuna delle versioni suonate sul tetto apparve mai integralmente su disco, sebbene nel film ''[[Let It Be (film)|Let It Be]]'' sia possibile ascoltarne una versione rimaneggiata in studio. Questa è la stessa versione che appare sul terzo volume dell'[[Anthology (Beatles)|Anthology]]''.
Alla fine dell'ultima esecuzione del brano sul tetto, il pubblico applaude e McCartney dice: ''«Thanks, Mo»'' in risposta all'applauso entusiasta di [[Maureen Starkey]], e Lennon aggiunge: ''«I'd like to say thank you on behalf of the group and ourselves and I hope we've passed the audition»''. [[Phil Spector]] usò queste frasi per appiccicarle sul finale della versione in studio della canzone per approntare la versione che appare sull'album ''Let It Be'', che appunto, differisce lievemente da quella sul singolo. Così facendo, diede al brano l'ingannevole atmosfera di un'esibizione dal vivo.