Storia della vita religiosa a Vicenza: differenze tra le versioni
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{{vedi anche| Felice e Fortunato | Basilica dei Santi Felice e Fortunato | Cattedrale di Santa Maria Annunciata }}
Fu [[Aquileia]], grande città e porto commerciale, il centro di diffusione del [[cristianesimo]] nella [[Regio X Venetia et Histria|’’X Regio Venetia et Histria’’]]<ref>{{Cita|Cracco Ruggini, 1988| p. 283, 285}}</ref>. Il fatto che esso fosse giunto nel territorio vicentino già verso la fine del [[III secolo]]<ref>{{Cita|Cracco Ruggini, 1988| p. 290}}</ref> sarebbe attestato dal [[martirio]] – avvenuto nel [[303]]-[[304]] durante il periodo delle persecuzioni [[Diocleziano|dioclezianee]] – dei due fratelli [[Felice e Fortunato]], decapitati ad [[Aquileia]] per non aver voluto rinunciare alla loro fede.
La comunità dei fedeli di Vicenza crebbe rapidamente, anche per il favore concesso al cristianesimo dagli imperatori dopo l’[[editto di Milano]] del [[313]], al punto che alcuni autori ipotizzano una precoce traslazione del corpo di Felice a Vicenza per poterne venerare le [[reliquia|reliquie]]<ref>{{Cita|Cracco Ruggini, 1988| p. 295}}</ref>. In ogni caso esse furono portate nella città prima della fine del [[IV secolo]], momento in cui venne costruito il primo [[sacello]] destinato ad accoglierne le spoglie, che sarebbe stato sostituito pochi anni dopo dalla [[Basilica dei Santi Felice e Fortunato|basilica fuori dalle mura
Allo stesso periodo risale anche l’edificazione di una chiesa cittadina che due secoli più tardi sarebbe divenuta la [[cattedrale]]. Entrambe le chiese furono inizialmente costruite ad una [[navata]] e furono completamente rifatte, più grandi e a tre navate, verso la metà del [[V secolo]], forse dopo la distruzione da parte degli
I reperti fanno perciò ritenere che a quel tempo la comunità cristiana fosse abbastanza fiorente e organizzata per potersi permettere di erigere contemporaneamente due edifici di culto: i pavimenti a [[mosaico]] che ancora si possono vedere a
A motivo di tali considerazioni [[Giovanni
Non è difficile pensare che la costruzione di chiese all'interno della città e fuori le mura potesse corrispondere alle esigenze di una comunità cristiana: la preghiera comunitaria, la [[catechesi]], la celebrazione dell'[[eucarestia]] e dei [[Sacramento|sacramenti]], celebrati dal vescovo di un'altra città in visita pastorale o da un sacerdote da lui delegato.
==Secoli VI-VII==
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