Circuito di Solitude: differenze tra le versioni

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Oltre alle competizioni motociclistiche, nel dopoguerra anche le auto gareggiarono ai massimi livelli sul circuito di Solitude, che, dopo essere stato teatro di gare di [[Formula Junior]], [[Formula 2]], [[Turismo (automobile)|vetture turismo]] e [[rally]], arrivò ad ospitare la [[Formula 1]] dal 1961 al 1964 per il ''Großer Preis der Solitude'', gara fuori campionato che di norma si disputava lo stesso giorno del [[Gran Premio motociclistico di Germania]], attirando così folle immense di spettatori<ref>{{cita web|url=http://www.solitude-memorial.de/03histo/sr03-histo-60er.htm|titolo=Die sechziger Jahre|editore=www.solitude-memorial.de|lingua=de|accesso=20-12-2010}}</ref>.
 
Dopo la sua chiusura, le competizioni si spostarono sul vicino [[Hockenheimring]], da poco ristrutturato e reso un autodromo permanente, e le prime gare su tale tracciato mentenneromantennero la denominazione di ''Solituderennen''.
 
Nel 1998 il tratto di circa 600 m tra le curve di ''FrauenKreuz'' e ''Dreispitz'' è stato riforestato come compensazione dei lavori di disboscamento effettuati per fare spazio ad una stazione di servizio autostradale poco distante<ref name=gdecarli/>.
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== Il tracciato ==
[[File:Solitude-Rennstrecke Start- und Zielturm.jpg|thumb|L'edificio della direzione gara, ancora intatto]]
Il circuito di Solitude era molto veloce e la sua pericolosità era data dal fatto di svilupparsi in un bosco, con gli alberi a ridosso della sede stradale, che non era molto larga. Il rettilineo di partenza (il punto più basso del tracciato - 383m [[s.l.m.]]<ref name=anni20/>) era posto sulla strada della ''Mahdental'' e non era molto lungo, ma era ampio ed era caratterizzato dalla torre della direzione gara posta sulla sinistra (ancora oggi esistente) e dai box sulla destra, che avevano la particolarità di non essere paralleli alla pista: il primo distava da essa una ventina di metri, mentre l'ultimo solo una decina e questo espediente, unito all'assenza del muretto dei box (caratteristica diffusa sui circuiti dell'epoca), permetteva alle squadre di avere una migliore visuale dei concorrenti in arrivo, in quanto non si occludevano la visuale a vicenda.
 
Subito dopo la partenza vi era un incrocio e il tracciato svoltava a sinistra con una serie di quattro curve in successione che formavano un ampio tornante da percorrere con un'unica traiettoria e denominato tornante di ''Glemseck''. Subito dopo la pista si inerpicava sulla collina passando per uno stretto e ripido tornante a destra, la ''Hedersbachkurve'', continuando a salire con punte di ripidità del 18%<ref name=gdecarli/> inoltrandosi in mezzo al bosco con gli alberi a ridosso del tracciato verso la sinuosa ''Hedersbachebene'' e ''FrauenKreuz'' (il punto più alto del tracciato - 502m s.l.m.<ref name=anni20/>), dove la pista svoltava a sinistra all'incrocio, formando una velocissima curva sulla cresta, seguita dal'altrettanto veloce svolta a sinistra di ''Dreispitz'' e dal curvone a destra in discesa di ''Lettenlöcher''. Qui la strada scendeva rapidamente verso la successiva secca curva a sinistra nei pressi del lago ''Steinbachsee'', dove la compressione delle sospensioni dovuta al cambio di pendenza aumentava l'aderenza e permetteva di mantenere alta la velocità di percorrenza, sfiorando gli alberi al bordo esterno della curva, senza possibilità di errore. Da qui in poi il tracciato era fondamentalmente piatto e livellato, con alcune leggere curve da affrontare in pieno, passando poi vicino al villaggio di Büsnau, fino allo stretto tornante a destra in discesa di ''Schatten'', con l'albergo all'esterno della curva e il successivo tornante a sinistra, dove gli spettatori si assiepavano per veder ammirare i concorrenti costretti a rallentare per affrontare il tratto più lento del tracciato.