Brando Giordani: differenze tra le versioni
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Dopo aver firmato molti reportage di inchiesta sociale, visita l’[[India]], [[Hong Kong]] e il [[Giappone]] e realizza documentari, fra i quali “Missioni italiane in Asia”; collabora con [[Enzo Biagi]] per “[[RT Rotocalco Televisivo|RT]]”, il primo “rotocalco televisivo”. Con Biagi, [[Aldo Falivena]] e suo fratello [[Sergio Giordani]] firma il film “Italia Proibita”. Con [[Ugo Zatterin]] racconta la vita dei “Meridionali a Torino” e degli [[Ergastolo|ergastolani]] a [[Porto Azzurro]].
Nel 1969 è chiamato da [[Fabiano Fabiani]] a dirigere “[[TV7]]”, definito dalla stampa “un nuovo modo di fare giornalismo”. Lascia l’impegno giornalistico, a causa di un servizio sul [[Vietnam]] e segue Fabiani ai “Programmi speciali e culturali”, insieme a [[Furio Colombo]], [[Emmanuele Milano]], [[Enzo Golino]], [[Corrado Augias]], [[Giovanni
E’ sua l’idea, poi divenuta una delle coproduzioni più importanti nella storia della TV, de “[[Gesù di Nazareth (sceneggiato televisivo)|La vita di Gesù]]” di [[Franco Zeffirelli]]. Sua la regia de “La violenza e la Pietà”, documento unico - diffuso in tutto il mondo per volontà di [[Ettore Bernabei]] a titolo gratuito - sul restauro della [[Pietà di Michelangelo]] danneggiata da un folle a [[Basilica di San Pietro in Vaticano|San Pietro]], che si chiude con l’immagine della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] con il [[Cristo]] in braccio alla quale si sovrappone quella di una madre vietnamita con il figlio. Il documentario è stato trasmesso nel maggio 2012, a quarant’anni di distanza, da [[Rai Storia]] “Dixit Stelle”, con una intervista di [[Caterina Stagno]], e da [[Rai 5]].
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