Carmine Crocco: differenze tra le versioni

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===Processo===
[[File:Bagno penale a Portoferraio.jpg|left|thumb|240px|Crocco (il primo a destra) nel carcere di Portoferraio, ritratto di [[Telemaco Signorini]]]]
Durante il processo tenuto presso la Gran Corte Criminale di Potenza, al brigante furono imputati 67 omicidi, 7 tentati omicidi, 4 attentati all'ordine pubblico, 5 ribellioni, 20 estorsioni, 15 incendi di case e di biche con un danno economico di oltre 1.200.000 lire.<ref name="cita|Del Zio|p. 200"/> Dopo 3 mesi di dibattimento, la [[Corte d'assise]] di Potenza lo condannò a morte l'[[11 settembre]] [[1873]], con l'accusa di numerosi reati quali omicidio volontario, formazione di banda armata, grassazione, sequestro di persona e ribellione contro la forza pubblica.
 
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===Ultimi periodi===
[[File:Bagno penale a Portoferraio.jpg|left|thumb|240px|Crocco (il primo a destra) nel carcere di Portoferraio, ritratto di [[Telemaco Signorini]]]]
Durante la sua vita da carcerato, Crocco mantenne sempre un atteggiamento calmo e disciplinato verso tutti, sebbene non mancò di farsi rispettare dagli altri detenuti con l'autorità del suo nome e del suo passato. Non si unì mai a proteste e baruffe degli altri carcerati, preferendo rimanere sempre in disparte e prestò soccorso ai sofferenti.<ref>{{cita|Cinnella|p. 21}}.</ref> Venne visitato nel carcere di Santo Stefano da [[Pasquale Penta]], criminologo di scuola [[Cesare Lombroso|lombrosiana]], che vi rimase per 10 mesi.