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[[Image:Messina Straits ecoscandaglio Ganzirri P Pezzo.JPG|left|thumb|Tracciato ecoscandaglio lungo la sella Ganzirri-Punta Pezzo]]
Lo Stretto di Messina, confine fra i due bacini occidentale ed orientale del Mediterraneo, è un punto importante di osservazione dei flussi migratori delle specie che si trovano nei due bacini. In quest’area pervengono o transitano comunità planctoniche, anche di lontana origine sia orientale sia atlantica. Fra le specie bentoniche, di particolare rilevanza è la presenza di Pilumnus inermis, in precedenza considerato esclusivamente atlantico, che rappresenta una delle specie più rilevanti nell’associazione a Errina aspera (idrozoo) [D2], noto endemismo dello Stretto di Messina, su cui vive un Mollusco cipreide (Pedicularia sicula), riscontrabile a livello della sella fra 80 e 110 m, ove sono presenti numerose altre specie fra cui l’ofiura ''Ophiactis balli'' ed i crostacei ''Parthenope expansa'' e ''Portunus pelagicus''. Da segnalare ancora il ''dente di cane gigante'' (''Pachylasma giganteum''). Grande importanza biologica ed ecologica è anche da ascrivere alle già citate Laminariales dello Stretto (''Sacchoryza polyschides'' e ''Laminaria ochroleuca''). Infine, sembra doveroso evidenziare sia la presenza di ''Albunea carabus'' e di cospicui insediamenti di ''Pinna nobilis''
[[Image:Messina Straits Albunea carabus.jpg|left|thumb|Albunea carabus proveniente dalla sella Ganzirri-Punta Pezzo]]
[[Image:Messina Straits Posidonia Caulerpa Pinna nobilis.JPG|left|thumb|Posidonia, Caulerpa e Pinna nobilis lungo la costa siciliana dello Stretto]] [[Image:Messina Straits Pinna nobilis.JPG|thumb|Pinna nobilis, frequente lungo la costa siciliana dello Stretto]]
sia, per quanto si riferisce invece ai popolamenti vegetali, la presenza di Rodoficee calcaree e di vaste praterie di Posidonia oceanica, ampiamente distribuite per areale e per profondità. Degna di nota, sempre per gli organismi vegetali, è anche la presenza di ''Phyllariopsis brevipes'', ''Phyllariopsis purpurascens'', ''Desmarestia dresnayi'', ''Desmarestia ligulata'', ''Cryptopleura ramosa'' specie che sono da ritenersi di estrema importanza perchè presenti solo in quest’area o in poche altre aree molto ristrette del Mar Mediterraneo.
Dal punto di vista faunistico lo Stretto è considerato da sempre il "paradiso degli zoologi", per l’enorme biodiversità che lo caratterizza. Le specie di invertebrati bentonici sono quelle che destano maggiore interesse. Il fondale è arricchito da una grande varietà di forme e colori dovute all’abbondanza di celenterati (attinie, madrepore e coralli).
[[Image:Messina Straits Clavelina lepadiformis.jpg|thumb|Esemplare di Clavelina sui fondali dello Stretto]] [[Image:Messina Straits Cerianto.jpg|thumb|Esemplare di Clavelina sui fondali dello Stretto]] [[Image:Messina Straits Alicia mirabilis.jpg |thumb|Esemplare di Alicia mirabilis che si flette con la corrente dello Stretto]] [[Image:Messina Straits Corallo nero.jpg|thumb|Il Corallo nero abitatore dei fondali dello Stretto]] Un chiaro esempio sono le “foreste” di gorgonie gialle e rosse (''Paramuricea clavata'') dei fondali di Scilla. [[Image:Messina Straits Paramuricea clavata.jpg|left|thumb|]] Queste, aderendo al substrato, creano un vero e proprio bosco, ambiente ideale ad ospitare numerose altre specie bentoniche. Le specie ittiche sono ben rappresentate da cernie, [[Sarago|saraghi]], [[Dentice|dentici]], castagnole, [[Ricciola|ricciole]] ed in periodo invernale dagli splendidi ''Zeus faber'' (pesce San Pietro)[[Image:Messina Straits Zeus faber.jpg|left|thumb|Esemplare di Pesce S. Pietro nello Stretto di Messina]].[[Utente:Emilio48|Emilio48]]
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