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==Biografia==
Nato a [[Milano]] nel [[1744]] da Paolo Gerli e Anna Tagliabue, si formò a partire dal [[1759]] nella città di [[Bologna]], presso la scuola di [[Ercole Lelli]], celebre anatomista, scultore e pittore, al tempo direttore dell'[[Accademia di belle arti di Bologna|Accademia Clementina]]. Vi restò fino al [[1764]], anno del trasferimento a [[Parigi]], dove lavoròsarebbe comerimasto allievo e aiutantefino al seguito dello scultore ebanista [[Honoré Guibert]], a sua volta impegnato presso l'architetto [[Ange-Jacques Gabriel]]. Durante il periodo francese ([[1764]]-[[1769]]) eseguìeseguendo diverse opere di decorazione, alcune delle quali destinate alleai cantieri delle residenze reali. inIl cuiGerli eranolavorava impiegatiinfatti icome suoiallievo superiori<ref>{{cita|Agostinoe Gerliaiutante (1785)|p.dello 38}}</ref>.scultore Fra ilebanista [[1766Honoré Guibert]] e, il [[1768]]quale fua impegnatosua direttamentevolta neiera cantieriimpegnato delpresso [[PetitAnge-Jacques TrianonGabriel]], noto per essere l'edificioarchitetto che aveva progettato dail [[Ange-JacquesPetit GabrielTrianon]], all'interno deinei [[Giardini di Versailles|giardini]] della [[Reggia di Versailles]],. consideratoSuccessivamente considerata l'opera anticipatrice del successivo [[Neoclassicismo|gusto neoclassico]], il Gerli vi si trovò a partecipare attivamente ai cantieri fra il [[1766]] e il [[1768]].<ref>{{cita|Agostino Gerli (1785)|p. 38}}</ref> Di ritorno verso l'[[Italia]] nel [[1769]], decise di fermarsi per un certo tempo a [[Digione]], ospite del marchese [[Jean-Philippe Fyot de La Marche]], per cui avrebbe eseguito alcuni lavori al [[Castello di Montmusard]].<ref>{{cita|Baccheschi (1990)|p. 90}}</ref>
 
A [[Milano]], promosse e portò avanti la nuova [[Neoclassicismo a Milano|sensibilità neoclassica]], ricevendo fra il [[1776]] e il [[1780]] diversi incarichi per conto di vari nobili milanesi: in questi anni lavorò con architetti come il [[Giuseppe Piermarini|Piermarini]] e il [[Simone Cantoni|Cantoni]] e con pittori come [[Giocondo Albertolli]], [[Giuseppe Levati]], [[Martin Knoller]] e [[Andrea Appiani]]. Ad oggi tuttavia la gran parte della sua produzione risulta perduta.<ref>{{cita|Baccheschi (1990)|pp. 91-92}}</ref> È invece del [[1775]] un suo progetto per il completamento della [[Seregno#Basilica Romana Minore, Collegiata, Prepositurale di San Giuseppe|Basilica di San Giuseppe]], a [[Seregno]], per la quale fu tuttavia scelto il progetto realizzato da [[Giulio Galliori]].<ref>{{cita|Agostino Gerli (1785)|p. 77}}</ref><ref>{{cita|S.A. (1992)|p. 3336}}</ref> Risale sempre a quegli anni inoltre la realizzazione di una particolare pavimentazione interna che, pur impiegando alcuni smalti speciali al posto del marmo, poteva essere ugualmente essere utilizzata per formare qualsiasi forma decorativa; tale tecnica innovativa venne per la prima volta applicata - proprio a partire da un suo disegno - nella residenza milanese del marchese [[Moriggi (famiglia)|Moriggi]].<ref>{{cita|Agostino Gerli (1785)|pp. 43 e seguenti}}</ref>