Enrico VII d'Inghilterra: differenze tra le versioni

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Fu infatti [[Riccardo II d'Inghilterra]] che legittimizzò i fratellastri con una [[Lettere patenti|lettera patente]] nel [[1397]] e dieci anni dopo tale decisione fu riconfermata [[Enrico IV d'Inghilterra]], che succedette al fratello Riccardo, specificando però che non potevano vantare alcuna pretesa al trono<ref>Kendall, Paul Murray (1973). Richard the Third. Sphere Books</ref>. Questa clausola era di dubbia legalità dal momento che i Beaufort erano stati legalizzati da un Atto del Parlamento, ma la posizione di Enrico, in prospettiva, ne usciva di sicuro indebolita.
Nel [[1483]] Enrico era comunque l'unico esponenente maschile dei [[Casato dei Lancaster|Lancaster]] che era rimasto dato che [[Enrico VI d'Inghilterra]] era stato ucciso nel [[1471]] e suo figlio [[Edoardo di Lancaster]] era morto alla [[Battaglia di Tewkesbury]] combattuta nel [[maggio]] dello stesso anno.
Se da parte di madre Enrico era inglese, suo padre era legato al Galles, suo nonno era di una famiglia di Anglesey che sosteneva di discendere da [[Cadwaladr Fendigaid ap Cadwallon]] ed in almeno un'occasione Enrico usò il suo drago rosso come vessillo<ref>Chrimes, Stanley B. (1972). Henry VII. Berkeley: University of California Press</ref>. La sua ascendenza gallese fece sì che, al momento di combattere, Enrico potesse mettere insieme del supporto militare aggiuntivo e garantirsi una sorta di lascia passare che gli permise di attraversa il Galles e arrivare a [[Market Bosworth]]<ref>Chrimes, Stanley B. (1972). Henry VII. Berkeley: University of California Press</ref>. Qusndo, dopo la vittoria entrò a [[Londra]], accanto al vessilo col drago sventolava, ad ogni buon conto, anche quello di [[San Giorgio]] protettore dell'[[Inghilterra]]. Enrico poteva essere anche di ascendenza gallese, ma non per questo era strettamente legato all'aristocrazia del paese e alcuni dei suoi antenati combatterono al fianco di [[Owain Glyndŵr]] nella rivolta che egli combattècombatté per liberare il Galles dagli inglesi. Uno di loro, il suo bisnonno, divenne maggiordomo del Vescovo di Bangor<ref>Mackie, J.D.. The Earlier Tudors 1485–1558</ref>, lo stesso Owen Tudor era figlio di un maggiordomo e, come tanti altri figli e nipoti di ribelli, fu messo a servizio del re.
Quando Enrico nacque la guerra era scoppiata da poco e suo padre era già morto. Edmondo morì combattendo contro gli [[Casato di York|York]] presso il castello di [[Carmarthen]] tre mesi prima della nascita del figlio, lasciando una vedova adolescente. Di Margaret e di Enrico si prese cura il fratello di Edmondo, [[Jasper Tudor]],<ref>Starkey, David (2006). Monarchy: From the Middle Ages to Modernity. New York, NY: Harper Perennial</ref> quando però gli yorkisti nel [[1461]]presero il potere e al trono salì [[Edoardo IV d'Inghilterra]] egli dovette fuggire in [[Bretagna]]. Il castello di Pembroke e il contado andarono infatti a William Herbert, I conte di Pembroke ([[1423]] circa-[[27 luglio]] [[1469]] e Margaret ed Enrico dovettero rimanere con lui. Le sorti si capovolsero nel [[1469]] quando [[Richard Neville, XVI conte di Warwick]] tradì gli yorkisti passando ai lancastriani, il [[26 luglio]] Warwick ed Herbert si scontrarono alla battaglia di Edgecote Moor, Herbert fu preso e giustiziato<ref>Williams, Neville (1973). The Life and Times of Henry VII. London: Weidenfeld and Nicolson</ref>. L'anno seguente, con [[Enrico VI d'Inghilterra]] di nuovo sul trono Jasper tornò in patria e andò a corte insieme con la cognata e il nipote<ref>Williams, Neville (1973). The Life and Times of Henry VII. London: Weidenfeld and Nicolson</ref>, ma la pace durò poco, l'anno seguente [[Edoardo IV d'Inghilterra]] tornò con un imponente esercito e i lancastriani vennero battuti. Jasper tornò in Bretagna con Enrico, che ormai era considerato una minaccia perchè pretendente al trono per i Lancaster, mentre Margaret dovette rimanere in Inghilterra e venne fatta sposare a [[Thomas Stanley, I conte di Derby]] di provata fede yorkista.