Aneddoto dei frantoi di Talete: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 9:
Secondo quanto riportato da Aristotele<ref name="1259a"/>, Talete era criticato dai suoi concittadini per lo stato di povertà nel quale lo relegava la pratica coerente della sua inclinazione filosofica. Queste accuse nei confronti della filosofia lo avrebbero spinto a un gesto, di valenza essenzialmente pratica, che smentisse le insinuazioni sull'inutilità della ricerca teoretica: avendo previsto, grazie alle sue conoscenze astronomiche e meteorologiche, un abbondante [[olivicoltura|raccolto di olive]], Talete, quando si era ancora in [[inverno]], avrebbe raggranellato una piccola somma di denaro con la quale, distribuendo dei piccoli anticipi sui guadagni futuri, avrebbe preso in affitto per poco prezzo, essendosi in periodo di bassa richiesta, tutti i frantoi di [[Mileto]] e della vicina [[isole greche|isola]] di [[Chio (isola)|Chio]]. Il suo piccolo investimento si sarebbe trasformato in un grande profitto con l'avverarsi delle sue previsioni nella stagione della raccolta delle olive, durante la quale avrebbe potuto fissare l'affitto dei frantoi in [[monopolio|regime di monopolio]]. In questo modo, Talete – conclude Aristotele – dimostrò ai denigratori della ricerca del [[sapere]] quanto sia fallace l'[[opinione comune]] e quando facile sia, per un filosofo, arricchirsi con le sue conoscenze, al solo volerlo, anche se il fine della filosofia è la ricerca libera e disinteressata e non il perseguimento di ciò che Aristotele chiama la ''crematistica'' (da {{polytonic|χρήματα}}, in [[greco antico|gr.]] [[ricchezza]]), ovvero l'arricchimento personale.
Da un punto di vista economico e finanziario, il comportamento di Talete è indicato da alcuni come esempio di una felice applicazione di schemi e metodi predittivi tipici del comportamento [[imprenditore|imprenditoriale]]<ref>Roberto Chiappi, ''Problem Solving nelle organizzazioni: idee, metodi e strumenti da Mosè a Mintzberg'', 2005, p. 13</ref>. Ma economisti e giuristi vi ravvisano anche la prima testimonianza [[storiografia greca|storico]]-[[letteratura greca|letteraria]] della messa in atto di uno [[strumento derivato]]<ref>Elisabetta Panzarini, ''Il contratto di opzione'', vol. I, 2007, p. XXI</ref>: la distribuzione di anticipi, infatti, conferiva a Talete un<nowiki>'</nowiki>''[[opzione (finanza)|opzione]]'' il cui [[strumento sottostante]] era l'utilizzo dei frantoi al verificarsi di certe condizioni di convenienza economica.
==Note==
Riga 25:
* [[Opinione comune]]
{{portale|antica Grecia|economia|filosofia|finanza|letteratura}}
[[Categoria:Aneddoti]]
| |||