Giuseppe Magliolo: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Capelli lunghi, baffoni alla messicana e fama di assassino senza scrupoli, Magliolo venne arrestato diverse volte con l'accusa di aver eseguito vari omicidi su commissione.
Arrestato già diverse volte per aver commesso vari omicidi su commissione e uomo di fiducia di Selis, che aveva conosciuto da ragazzino.<ref>{{cita|Bianconi, 2005|p. 135}}</ref> Nel 1975, durante un periodo di detenzione, i due sono protagonisti (con altre dieci persone) di un'evasione dal carcere di Regina Coeli. Poco dopo venne riacciuffato dalla polizia mentre si nascondeva in una baracca, all'Idroscalo di Ostia. Rientrato in cella, Magliolo si politicizza, avvicinandosi ad alcuni detenuti delle [[Brigate Rosse]], senza però tagliare i collegamenti con i malavitosi ''comuni'', primo fra tutti Selis, al quale rimase molto legato.<ref>{{cita|Bianconi, 2005|p. 136}}</ref> La notizia della morte di Selis lo raggiunge nel carcere di Ascoli Piceno, da cui esce in libertà vigilata il 10 ottobre del 1981. Per un mese e mezzo si mette alla caccia degli assassini del ''Sardo'' che però, giocando d'anticipo, lo uccidono sul litorale di Ostia, la sera del 24 novembre 1981. Colpito prima alla schiena e poi al tronco, mentre tenta una disperata fuga, venne finito con un colpo di grazia alla nuca.
 
ArrestatoUomo giàdi diversefiducia voltedel perboss aver commesso vari omicidi su commissione e uomo di fiducia di[[Nicolino Selis]], checonosciuto aveva conosciutogià da ragazzino.<ref>{{cita|Bianconi, 2005|p. 135}}</ref>, Nelnel 1975, durante un periodo di detenzione, i due sonofurono protagonisti (con altre dieci persone) di un'evasione dal carcere di Regina Coeli. PocoRiacciuffato poco dopo venne riacciuffato dalla polizia mentre si nascondeva, in una baracca, alldell'Idroscalo di Ostia., Rientratoquando rientra in cella, Magliolo si politicizza, avvicinandosi ad alcuni detenuti delle [[Brigate Rosse]], senza però tagliare i collegamenti con i malavitosi ''comuni'', primo fra tutti Selis, al quale rimase molto legato.<ref>{{cita|Bianconi, 2005|p. 136}}</ref> La notizia della morte di Selis lo raggiunge nel carcere di Ascoli Piceno, da cui esce in libertà vigilata il 10 ottobre del 1981. Per un mese e mezzo si mette alla caccia degli assassini del ''Sardo'' che però, giocando d'anticipo, lo uccidono sul litorale di Ostia, la sera del 24 novembre 1981. Colpito prima alla schiena e poi al tronco, mentre tenta una disperata fuga, venne finito con un colpo di grazia alla nuca.
 
Quando la notizia della morte del ''Sardo'' lo raggiunse nel carcere di Ascoli Piceno, Magliolo iniziò a covare propositi di vendetta. Il 10 ottobre del 1981, scarcerato in libertà vigilata, iniziò a mettersi alla caccia dei suoi assassini che però, giocando d'anticipo, lo uccisero sul litorale di Ostia, la sera del 24 novembre 1981. Colpito alla schiena e al tronco mentre apre lo sportello della sua Renault 5, il ''Killer'' tentò di reagire tirando fuori dal borsello la sua pistola 7.65, ma venne poi finito con un colpo di grazia alla nuca.<ref>[http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2011/08/03/news/giuseppe_magliolo-19961995/ La Repubblica, Giuseppe Magliolo biografia]</ref>
 
==Note==