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Da uno dei nostri inviati di [[guerra]]: "''Dal fronte greco ([[20 gennaio]] [[1941]])''. ''Incredibile incolumità. (...) poiché oltre a uno spirito di [[battaglione]], esiste anche uno spirito di [[reggimento]] e di [[divisione]], voglio presentare subito il tenente R., già proposto per una promozione per meriti di guerra e due ricompense al valor militare (la guerra non è ancora finita ...). Il tenente R., a detta di tutti, è uno degli [[ufficiali]] più in gamba della "Julia", dotato di un'incredibile incolumità. Certo a sentire quello che ha fatto, uscendone sempre sano e salvo, c'è da rimanere sbalorditi. Gli stessi nemici ormai conoscono da lontano il trillo del fischietto con cui dà agli uomini il segnale dell'[[assalto]]. Lo temono e tentano tutti gli stratagemmi pur di catturarlo. Ma R., oltreché [[invulnerabile], ]è anche [[imprendibile]]./Pochi giorni fa un numeroso gruppo di nemici si era portato sotto le posizioni di R. senza sparare, gridando alle sentinelle in italiano di cessare il fuoco perché era intervenuto un armistizio. Gli [[alpini]], si sa sono ragazzoni ingenui, però di fronte allo strano contegno del gruppetto [[nemico]], non abboccarono all'amo e corsero subito a chiamare il [[tenente]]. Ma il tenente, che aveva già avvertito per conto suo qualcosa d'insolito, si precipitava avanti lanciando bombe a mano e urlando: "Sparate, perdio sparate!". Fecero appena in tempo a respingere quei traditori chè dalle loro linee si apriva un fuoco infernale.../Un'altra volta la compagnia di R., di retroguardia alla Divisione, fu circondata da un numero soverchiante di nemici, i quali gridavano: "Questa volta ci sei, R., questa volta ci sei!". Ma R. tirò fuori il suo fischietto e si aprì la strada a colpi di bombe a mano attraverso una violentissima e accanita sparatoria. Anche quella notte se la cavò con poche perdite per la sua compagnia"''. <ref>''Tra i soldati della "Julia"/Gli stessi nemici ormai conoscono il tenente R. lo temono e tentano tutti gli stratagemmi per catturarlo, ma R. è [[invulnerabile]] e [[imprendibile]]'', «[[Gazzetta del Popolo]]» , [[20 gennaio]] [[1941]], pag.3-4.
</ref> . L'articolo sulla Gazzetta del Popolo del [[20 gennaio]] [[1941]], fu ripreso da analogo articolo del Giornale di Savona del [[28 febbraio]], svelando (a chi non lo sapesse) cosa celava la sigla del tenente R<ref>"Gli stessi nemici ormai conoscono il tenente Ratto, lo temono e tentano tutti gli stratagemmi per catturarlo, ma ratto è [[invulnerabile]] e [[imprendibile]]", Giornale di Savona, [[28 febbraio]] [[1941]], pag. 2.</ref>.