Marrone di Roccadaspide: differenze tra le versioni
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== Area di coltivazione ==
La normativa comunitaria considera zona di produzione del “Marrone di Roccadaspide (IGP)” una vasta area di circa 5.000 ettari localizzata nella provincia di Salerno e oltre l’intero territorio del comune di [[Roccadaspide]]; viene presa in considerazione anche una parte significativa del Cilento, coincidente in larga misura con il territorio del [[Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano]]. I Comuni interessati interamente o parzialmente sono 70 (ma il territorio considerato è solo quello posto al di sopra dei 250 m s.l.m.).▼
[[File:Castagneti roccadaspide.jpg|thumb|300px|Panoramica dei castagneti.]]
▲La normativa comunitaria considera zona di produzione del “Marrone di Roccadaspide (IGP)” una vasta area di circa 5.000 ettari localizzata nella provincia di Salerno e oltre l’intero territorio del comune di [[Roccadaspide]]; viene presa in considerazione anche una parte significativa del Cilento, coincidente in larga misura con il territorio del [[Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano]]. I Comuni interessati interamente o parzialmente sono 70 (ma il territorio considerato è solo quello posto al di sopra dei 250 m s.l.m.).
Secondo gli esperti sono state le caratteristiche ambientali di questo territorio, in particolare di quello di [[Roccadaspide]], che hanno garantito la nascita dell'ecotipo in esame. La zona è caratterizzata da clima tipicamente mediterraneo con inverni piuttosto miti ed estati con periodi, anche lunghi, siccitosi. I castagneti presenti in zone collinari e mediomontane beneficiano di un apporto idrico, dovuto agli eventi climatici, maggiore rispetto ai dati medi con precipitazioni annue in media superiori a 600 – 800 mm.
In questi ambienti anche le temperature alquanto basse favoriscono un'elevata produzione di frutti di ottima qualità. Il terrono inoltre si presenta particolarmente adatto alla coltivazione del castagno, perché sono terreni a reazione acida o tutt’al più neutra (pH compreso tra 4,5 e 6,5) di origine vulcanica, con limitata presenza di calcare attivo, ricchi di minerali (fosforo e potassio essenzialmente), profondi e freschi, non ristagnati né asfittici; temperatura compresa tra +8 °C e +15 °C di media annuale, -1 °C e 0 °C di media del mese più freddo.
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