Testaroli: differenze tra le versioni
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*I sottili dischi di pasta vengono tagliati a quadretti o rombi di pochi centimetri di lato (lasagnette). Si versano quindi i testaroli in acqua bollente aggiungendo a copertura qualche foglia di castagno e facendoli cuocere a fuoco spento per pochi minuti. Si condiscono col [[pesto]], con [[Olio alimentare|olio]] e [[formaggio]] [[pecorino]], oppure con [[pomodoro]] o con sugo ai [[Porcino|funghi porcini]].
* Si versa la pastella nei testi di terracotta, precedentemente lasciati arroventarsi vicino alle braci, viene fatta una pila di testi in modo tale che la pastella si cuocia sopra e sotto. Una volta "smontata" la pila si servono in cestini di vimini e usati come companatico di salumi affettati e formaggi cremosi. Questa versione è meglio nota come [[panigacci]].
Una delle novelle nel libro 'Novelle di Valdimagra'' di [[Pietro Ferrari (generale)]] ha ad oggetto proprio la ricetta dei testaroli.
== Voci correlate ==
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