Discussione:Risorgimento: differenze tra le versioni
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[[Categoria:Discussioni aperte]]
Ti dirò, è vero, in specie i titoli possono dare un'idea di testi molto sbilanciati ma, credimi, nella maggior parte sono meno radicali di Del Boca.
Però, vedi, da parte tua è stata subito formulata un'obiezione, del tutto ragionevole ed attesa, che
non tien conto di un particolare: su un piatto della bilancia noi, oggi, abbiamo la cosiddetta vulgata ufficiale che, sfrondata delle grottesche agiografie d'epoca sabauda (e non solo, io ricordo
benissimo i primi flash di storia patria sparatimi nel cervello alle elementari, sarà stato il 1951, 52, e ancora c'erano i commoventi quadretti su Carlo Alberto...mentre re Bomba veniva additato alla nostra riprovazione e noi piccoli napoletani, privi di qualsiasi riferimento alle nostre radici, bevevamo tutto..), presenta pur sempre un quadro nettamente sbilanciato verso un'interpretazione di comodo di quegli avvenimenti.
Certo, era l'epoca dell'affermarsi del principio di nazionalità, ma possiamo esprimere un giudizio sul "come" sia stato realizzato in Italia, tanto più che abbiamo, in parallelo, la nascita del Reich germanico.
Ora, detto che la Prussia stava al Piemonte come un missile sta a un wurstel, noi possiamo ben raffrontare il processo di unificazione germanico con il nostro.
Da un lato, abbiamo la Prussia che, avrà pure avuto (e le aveva) le caratteristiche di uno Stato-caserma, ma ha fatto ricorso all'opzione militare solo contro l'Austria per '''escluderla'''
da un processo di unificazione basato su principi antitetici a quelli su cui fondava l'Impero Austro-ungarico. Non ha sfondato nessuna porta d'ingresso di nessuno dei principati tedeschi...
Da noi, cosa c'era ? Un Piemonte "militarista all'italiana" , un misto cioè di supponenza e presunzione alquanto cialtronesca, approssimazione, arroganza spacciata per forza.
Abbiamo fatto le migliori "figure" con questa mentalità (per carità, non era prerogativa del solo Piemonte, ma era solo il Piemonte che era militarista...) e ancor oggi, non è che siamo famosi per le nostre virtù militari.
Il processo di unificazione italiano è degenerato nel momento che l'opzione militare è stata rivolta
verso un altro Stato, di antica indipendenza, ma, ecco, la vulgata soccorre, "l'intervento fu reso necessario dalla situazione creatasi nelle Due Sicilie", ricorda sinistramente le motivazioni con cui l'URSS giustificava i propri interventi negli Stati satelliti...
Questa motivazione, più o meno articolata, è comunemente accettata, quasi atto di fede, giusto ?
Diamo per scontato che lo Stato sardo fu in un certo senso "trascinato" dal precipitare degli avvenimenti e quasi "costretto" a scendere al Sud.
Bene, il documentatissimo studio di Martucci, "L'invenzione dell'Italia unita", basato esclusivamente sul carteggio Cavour indagato non per temi ma dando rilievo al suo svilupparsi temporale, non ha lasciato echi se non nel ristretto ambiente degli addetti ai lavori.
Ora, se consideri che ognuno di quei testi è solo una tessera di un mosaico che ancora non si riesce a comporre perchè esiste già il quadro completo che, ahimè, poco concorda con il suddetto mosaico, non vedrei particolari sbilanciamenti ma opportuni riequilibri.--[[Utente:Emmeauerre|Emmeauerre]] 19:36, Apr 14, 2005 (CEST)
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