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Bernard de Montfaucon nacque il 13 gennaio 1655 nel castello di Soulatgé, un paesino nell'attuale dipartimento dell' [[Aude]]. Ma quando aveva un anno fu portato al castello di [[Roquetaillade]], residenza abituale della sua famiglia. A sette anni fu mandato a [[Limoux]] nel collegio dei Padri della Dottrina Cristiana.
 
Montfaucon servì nell'esecito francese, fu ammesso a 17 anni nei cadetti di [[Perpignano]] e partecipò alla [[Guerra d'Olanda]] del 1673. Fu poi capitano neidei granatieri nel reggimento di [[Languedoc]] e fece due campagne agli ordini di [[Turenne]], participò alla Battaglia di Marienthal e si ammalò nella [[Saverne]] (in [[Alsazia]]). A causa di questa malattia infettiva fece voto alla Madonna di Marceille, di donare cento [[Lira tornese|tornesi]] alla cappella della stessa e di farsi monaco benedettino se fosse tornato sano e salvo al suo paese.
 
Dopo la morte del padre prese l'abito benedettino nel [[1675]], nel monastero didella BreamDaurade adi [[Tolosa]];, dove potè studiare varie lingue antiche: [[Lingua greca|greco]], [[Lingua ebraica|ebraico]], [[Lingua aramaica|caldeo]], [[Lingua siriaca|siriaco]] e [[Lingua copta|copto]].
 
Dom Bernard de Montfaucon aveva iniziato i suoi lavori di erudizione latina e greca già prima del suo viaggio in [[Italia]] nel [[1680]], che egli percorse alla ricerca di manoscritti per la pubblicazione delle opere di [[San Giovanni Crisostomo]]. A [[Roma]], papa [[Innocenzo XII]] che aveva favorito il suo viaggio lo ricevette con onore, ma suscitò la gelosia dello Zacagni vicebibliotecario alla [[Biblioteca Vaticana]] ed ebbe problemi con i [[Gesuiti]].<ref>Scrisse che a Roma bisognava soprattutto controllare i gesuiti</ref>.
 
Nel [[1687]] Montfaucon fu chiamato all' [[Abbazia di Saint-Germain-des-Prés]] dove cominciò a lavorare all'edizione delle opere dei Padri della Chiesa.
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Dom Bernard de Montfaucon avait commencé ses travaux d'érudition grecque et latine bien avant son départ pour l'Italie (1680) qu'il parcourut en tout sens à la recherche de manuscrits pour la publication des œuvres de saint Jean Chrysostome, et où il fut un moment procureur de son ordre à la suite de la mort de son prédécesseur Dom Estiennot. À [[Rome]], le pape [[Innocent XII]] qui avait facilité son voyage le reçut très honorablement, mais il fut en butte à la jalousie de Zacagni sous-bibliothécaire au [[Vatican]] et soutint des luttes contres les jésuites<ref>il écrira qu'à Rome il n'avait rien de plus à faire que surveiller les jésuites</ref>. Enfin, il rentra en France en juin 1701.
 
En 1719, il avait été nommé par le [[Philippe d'Orléans (1674-1723)|Régent]], membre de l'[[Académie des inscriptions et belles-lettres]], en l'absence de place vacante. C'est cette même année qu'il étudia la sépulture mégalithique de [[Cocherel]] ([[Eure (département)|Eure]]).