Abramo Abulafia: differenze tra le versioni

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''' Rabbi Abraham ben Samuel Abulafia''' ([[Lingua ebraica|Ebraico]]: אברהם בן שמואל אבולעפיה) è uno dei maggiori studiosi della [[Qabbalah]] del [[Medio Evo]].
 
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Dopo il suo ritorno in [[Spagna]], all'età di trentun anni, ebbe le prime [[misticismo|esperienze mistiche]]. A [[Barcellona]] si immerse nello studio del ''Sefer yetzirah'' e dei suoi numerosi commentari. Lo studio della Yetzirah e degli scritti del mistico tedesco [[Eleazaro di Worms]] esercitarono su di lui una profonda influenza. Le lettere della Scrittura e i loro valori numerici, con le loro combinazioni e permutazioni, divennero per lui [[semiotica|segni]] di altri segni. E tutti i segni erano complementari e si spiegavano l'un l'altro. Di tutti i segni del creato quello eccelso erano le quattro lettere del nome di [[Dio]], il [[Tetragrammaton]]. Il Tetragrammaton andava oltre l'uomo perché non si poteva pronunciare, si poteva solo meditare, analizzarne le lettere, ricombinarle, studiarne le corrispondenze e, attraverso esso, risalire l'albero delle [[Qabbalah|sefirot]].<br>
Per mezzo di questi esercizi mistici e con l'osservanza di pratiche [[ascesi|ascetiche]] l'uomo di Abulafia si innalza dallo stato mondano a uno stato superiore e diviene '''profeta'''. Ma non si diventa profeti per dar spettacolo di sé con miracoli, bensì per giungere a uno stadio di '''percezione''' più sottile e per poter penetrare '''intuitivamente''' la natura imperscrutabile dell'Altissimo, i misteri della creazione, i problemi posti dalla vita umana, dal "[[Da-sein]]", i significati più reconditi della [[Torah]].
 
Nel [[1272]] Abulafia si trovava a [[Patrasso]], in [[Grecia]]. Lì compose il primo dei suoi libri profetici, il ''Sefer ha-Yashar'' (Libro del Giusto). <br>
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Nel [[1291]] scrisse la sua opera più difficile, gli ''Imre Shefer'' (Parole di bellezza); dopo questa data si perde ogni traccia di lui.
 
Abulafia chiama il suo sistema '''Qabbalah mistica'''. Egli vuol distinguersi così dai suoi predecessori nella misura in cui la loro filosofia si accontenta di caratterizzare Dio come l'[[Qabbalah|En Sof]], con le sefirot come intermediari non ben definiti. Questo sarebbe semplicemente un metodo propedeutico al fine ultimo del profeta, la '''comunione con Dio'''. I mezzi sono forniti dallo studio dei nomi di Dio - in particolare delle quattro lettere del [[Tetragramma|Tetragrammaton]] YHWH - e dalla [[Qabbalah|gematriyah]], l'uso delle lettere come numeri con intendimenti simbolici. È assai probabile che molto in queste concezioni sia dovuto alla lettura di [[Eleazaro di Worms]] e in generale al misticismo tedesco.
 
L'influenza di Abulafia sullo sviluppo della [[Qabbalah]] fu, secondo l'opinione prevalente, di ritardarlo piuttosto che di favorirlo. Dopo di lui e per la sua grande influenza si moltiplicò la tentazione di "giocherellare" coi nomi di Dio e degli angeli e a impiegare la gematriyah per gli scopi più diversi.