Battaglia di Ioppe: differenze tra le versioni

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Con l'inizio del nuovo anno ([[67]]), Vespasiano si decise ad invadere la Galilea personalmente, partendo da [[Tolemaide]].<ref name="GFlavioIII.6.2">Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', III, 6.2.</ref> Vespasiano conquistò al primo assalto la città di [[assedio di Gabara|''Gabara'']], che era rimasta priva di uomini validi per la sua difesa.<ref name="GFlavioIII.7.1">Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', III, 7.1.</ref> Poco dopo decise di assaltare la città-fortezza giudea di [[Iotapata]] che dopo una strenue resistenza di 47 giorni cadde: i morti furono 40.000 ed i sopravvissuti 1.200, compreso il comandante della piazzaforte, [[Giuseppe ben Mattia]].<ref>Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', III, 7.3-36.</ref> Nel giugno del 67 la ''[[Legio V Macedonica]]'' fu inviata sul monte [[Garizim]] per [[battaglia del monte Garizim|reprimere una ribellione]] di [[Samaritani]], mentre il legato di Vespasiano [[Marco Ulpio Traiano (console 70)|Marco Ulpio Traiano]] [[assedio di Iafa|conquistò Iafa]], uccidendo 12.000 difensori.<ref>Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', III, 7.31-32.</ref>
 
Il quarto giorno del mese di Panemo (luglio), Vespasiano giunse con l'esercito a [[Acri (Israele)|Tolemaide]] e poi da qui a [[Cesarea Marittima]], una delle più grandi città della [[Giudea]], dove gli abitanti accolsero l'esercito romano con grandi manifestazioni di giubilo. Vespasiano mise a svernare a Cesarea le legioni [[legio V Macedonica|V ''Macedonica'']] e [[legio X Fretensis|X ''Fretensis'']], mentre la [[legio XV Apollinaris|XV ''Apollinaris'']] la inviò a ''[[ScitopoliScythopolis]]s'' per non gravare con tutto l'esercito su Cesarea.<ref>Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', III, 9.1.</ref>
 
==Antefatto==