Web research: differenze tra le versioni
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È possibile tornare a ritroso nel tempo nell’intercettare quanto lasciato nel web e così misurare il variare di opinioni e pareri in base ad azioni intraprese dal brand o dai suoi competitors ma anche al variare di fenomeni economici, politici e sociali.
La raccolta dei pareri viene effettuata monitorando social media, blog, forum, wiki, mainstream, videosharing, e solitamente escludendo siti proprietari, redazionali, news specializzate e non. Si considerano esclusivamente giudizi spontanei
La web research, oltre ad avvalersi della statistica e del calcolo probabilistico, ha radici in studi psicologici e filosofici iniziati nei secoli scorsi e sempre progrediti anche se rimasti in gran parte inutilizzati, chiusi in un ristrettissimo ambito universitario. Poi due innovazioni hanno mutato lo scenario: la prima, l'informatica che ha permesso di automatizzare algoritmi di semantica e semiotica ma anche di psicometria e di euristica; la seconda: il web, che rende disponibili miliardi di miliardi testi in formato analizzabile.
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Informatica e web hanno così fatto uscire dall'ambito del mondo accademico la semantica e la semiotica, che associate alla psicometria ed all’euristica hanno permesso la realizzazione su larga scala di analisi e ricerche.
La web research si differenzia dalle ricerche quantitative e qualitative – Cati, Capi, Cawi, Face to face, Personali, Focus Group
Si capovolge il concetto storico di ricerca di mercato, di sondaggio di opinione: non si individua o crea un campione rappresentativo di un universo per chiedere o studiare qualcosa di specifico, identificando a priori cosa analizzare, ma si scopre quale è l'atteggiamento e la disposizione del bacino di internauti giudicanti il fenomeno o rappresentanti il fenomeno stesso.
==Note metodologiche==
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