Consiglio nazionale di transizione: differenze tra le versioni

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Il '''Consiglio nazionale di transizione''' ({{arabo|المجلس الوطني الانتقالي}}, ''al-majlis al-waṭanī al-intiqālī'', [[lingua berbera|berbero]]: '''Amqim n wamur n Libya'''), o anche '''Consiglio nazionale ''ad interim'' di transizione''' ([[Lingua inglese|inglese]]: ''Interim Transitional National Council''), era un'autorità politica nata in seguito alle [[sommosse popolari in Libia del 2011]] contro il regime di [[Mu'ammar Gheddafi|Gheddafi]] come guida della '''Coalizione della Rivoluzione del 17 febbraio'''<ref>Cfr. Marco Di Leddo, [http://www.cesi-italia.org/dettaglio.php?id_news=694 «Il congedo del Colonnello»], ''Ce.S.I.'', [[28 febbraio]] [[2011]].</ref>. Composto da 31 membri, ne facevano parte varie forze anti-Gheddafi e alcuni ex membri del [[Comitato Generale Popolare di Libia]] e dell'[[Esercito libico]] passati dalla parte delle forze di opposizione<ref>{{Cita news|autore = |url =http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-02-27/lonu-unanime-sanzioni-contro-144423.shtml?uuid=AaUfK5BD|titolo = Sanzioni Onu alla Libia, a Bengasi nasce il Consiglio nazionale transitorio|pubblicazione = [[Il Sole 24 Ore|IlSole24ore.it]]|data = [[27 febbraio]] [[2011]]|accesso = 27 febbraio 2011}}</ref>.
 
Il Consiglio Nazionale controllava e gestiva le regioni occupate dai rivoluzionari libici. Si è riunito la prima volta a [[Beida]] il [[24 febbraio]] [[2011]] e a partire dal [[27 febbraio]] ha avuto sede a [[Bengasi]]. Il [[25 agosto]] è stato annunciato il trasferimento e l'inizio dei lavori nella capitale [[Tripoli]].<ref>[http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201108260817-ipp-rt10007-libia_gheddafi_in_fuga_cnt_formera_governo_a_tripoli Libia: Gheddafi in fuga; Consiglio nazionale di transizione: A Tripoli nuovo governo] su ''agi''.it</ref> Autoproclamatosi il [[5 marzo]] [[2011]] “unico legittimo rappresentante della Repubblica libica”<ref>{{Cita news|autore = |url =http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-364a6e08-f6af-466e-a24b-5dced69bfdbd.html|titolo = Libia. Ribelli: "Ad Al-Zawiyah almeno 50 morti"|pubblicazione = [[TG1|TG1 online]]|data = [[5 marzo]] [[2011]]|accesso = 5 marzo 2011}}</ref>, il ruolo di suo Segretario generale è rivestito da [[Mustafa Abd al-Jalil|Muṣṭafā ʿAbd al-Jalīl]]. Lo stesso [[Mustafa Abd al-Jalil|Muṣṭafā ʿAbd al-Jalīl]], alloè stessoal tempo ècontempo membro del Comitato di crisi inizialmente composto assieme a [[Omar al-Hariri|ʿOmar al-Ḥarīrī]] (responsabile delle questioni militari) e [[Ali Abd al-Aziz al-Isawi|ʿAlī ʿAbd al-ʿAzīz al-ʿIsāwī]] (responsabile dei rapporti internazionali)<ref>{{Cita news|autore = |url =http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Libia-Consiglio-nazionale-nomina-ex-ministro-Jalil-suo-presidente_311757490586.html|titolo = Libia: Consiglio nazionale nomina ex ministro Jalil suo presidente|pubblicazione = [[Adnkronos]]|data = [[5 marzo]] [[2011]]|accesso = 5 marzo 2011}} Si noti come, con costante fraintendimento, la stampa si riferisca a lui pensando che Jalil sia il cognome, ignorando che in varie parti del mondo arabo (tra cui l'Iraq, la Siria, l'Egitto, oltre alla Libia), il nome proprio di persona viene seguito da quello paterno (''[[nasab]]''), senza farlo precedere, come in altri Paesi arabi, dal sostantivo "[[ibn]]", "ben", "bin". Nel caso dell'interessato, il padre si chiamava ʿAbd al-Jalīl e perciò ''Muṣṭafā ʿAbd al-Jalīl'' significa ''Muṣṭafā'' (figlio di) ''ʿAbd al-Jalīl''. Quasi un errore di minor gravità potrebbe essere considerato il fatto che "Jalīl" (Glorioso) è poi un epiteto riferibile al solo [[Allah]] e, se ha un senso chiamarsi "Schiavo del Glorioso", indubbiamente blasfemo sarebbe invece essere chiamato "Glorioso".</ref>.
 
Compiti principali del Consiglio erano quelli di proseguire le azioni della Rivoluzione fino alla liberazione dell'intera Libia e in seguito organizzare libere elezioni e redigere una nuova costituzione.