Lodron: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Lodron stemma su palazzo Caffaro.JPG|thumb|right|200px|Lo stemma di famiglia dei conti Lodron sulla facciata del palazzo Caffaro a Lodrone (comune di Storo, in provincia di Trento)]]
Nei documenti storici il nome '''Lodron''' ricorre la prima volta in un contratto d'affitto del [[10 marzo]] [[1086]] che gli uomini di [[Lodrone (Storo)|Lodrone]] conclusero con quelli di [[Anfo]] per lo sfruttamento dei pascoli nella [[valle del Caffaro]] e per il diritto di pesca nel [[lago d'Idro]]: nel documento è citato un certo Calapino di Lodrone. Lo stesso Calapino di Lodrone risulta in un documento del 27 agosto [[1185]] vassallo del conte Enrico di [[Appiano sulla strada del vino|Appiano]]. Il castello di Lodrone venne affidato in feudo il 24 agosto del [[1189]] dal [[Arcidiocesi di Trento|vescovo di Trento]] Corrado II di [[Besenello|Beseno]] a tredici uomini "''de Setauro''" (Storo), i quali rappresentavano le sette famiglie che avevano giurato di aiutarsi vicendevolmente per l'ottenimento dei beni appartenuti a Calapino di Lodrone il precedente 4 giugno nella chiesa di San Floriano di Storo.
Secondo una tradizione popolare Silvestro Lodron sarebbe stato a fianco di [[Goffredo di Buglione]] nella [[prima crociata]] ([[1095]] - [[1099]]), ma non esistono prove di questa partecipazione.
Nel [[1361]], in seguito ad una spartizione dei possedimenti, la casata si divise nei rami
I Lodron vassalli del principe vescovo di Trento approfittando della posizione di confine delle loro terre e delle lotte del [[principato vescovile di Trento]] con i conti del [[Tirolo]], i Visconti di [[Milano]], gli [[Scaligeri]] di [[Verona]] e la [[Repubblica di Venezia]], acquisirono potere, diritti e terre nelle [[Giudicarie]], in [[Val Rendena]], [[Val Lagarina]], estendendo i propri possedimento a [[Trento]] e in [[Tirolo]], in [[Piemonte]], in [[Carinzia]] a [[Salisburgo]] e in [[Baviera]].
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