Raffaele Cantarella: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nacque a Mistretta da Francesco ed Eva Rebeck<ref name = "Scarano">Filippo Scarano, ''Chi è? : dizionario biografico degli italiani d'oggi''. Roma: Scarano, VII ed., 1957</ref>. Trascorse la sua infanzia a Salerno, dove il padre fu a lungo insegnante di Latino e Greco nelle scuole superiori. La città di Salerno fu certamente determinante nello sviluppo di un senso di appartenenza alla lunga tradizione greca di cui essa era il prodotto. Il padre inoltre, autore di un'apprezzata antologia catulliana, influenzò il figlio nello sviluppo delle sue doti critiche e filologiche. Nel [[1920]] si laureò in Lettere all'[[Università di Napoli]], doveallievo eradel allievo[[grecista]] dei[[Alessandro {{chiarire|"vitellianos"}}Olivieri]], perfezionandosi poi l'anno successivo in Filologia classica all'[[Università degli Studi di Firenze|Istituto di Studi Superiori]] in [[Firenze]].<ref name = "Lincei">Voce "Raffaele Cantarella" in AA.VV., ''Biografie e bibliografie degli Accademici Lincei'', Roma, Acc. dei Lincei, 1976, pp. 817-819</ref>
 
Dopo l'insegnamento medio a Salerno, e quello presso il ''Liceo Classico Alessandro Manzoni'' di [[Mistretta]] e dopo aver ottenuto la [[libera docenza]] in [[letteratura greca]] nel [[1928]], fu direttore dell<nowiki>'</nowiki>«Officina dei Papiri» di [[Ercolano]], presso la [[Biblioteca Nazionale di Napoli]], dal [[1929]] al [[1938]]. Nel [[1935]] incaricato di Filologia classica all'[[Università di Napoli]]. In questi anni pose le basi per il suo successivo lavoro esegetico e scientifico, studiando in particolare Omero e i Tragici, con numerose traduzioni, e in prosa e in poesia, restate celebri e ampiamente diffuse tutt'oggi. Si ricordano a questo proposito "''L'edizione polistica di Omero''" (Salerno, 1929) e "''I primordi della tragedia''" (ibidem, 1936). Da non dimenticare è poi l'edizione critica di Sofocle, del 1926, "Sofoclis Trachinias".