Risorgimento: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
sposto nel paragrafo piu' consono
Riga 197:
{{Vedi anche|Fratelli Bandiera|Storia del Regno delle Due Sicilie nel 1848|Rivoluzione siciliana del 1848}}
[[File:Trinacria sbranata.jpg|thumb|300px|Allegoria della repressione dell'insurrezione siciliana]]
Il [[Regno delle Due Sicilie]], fino a quel momento non aveva seguito questi sviluppi, ma si era caratterizzato per una forte repressione politica che si era esercitata, ancora nel [[1844]], ai danni dei giovani fratelli [[Fratelli Bandiera|Attilio]] (1810–1844) ed [[Fratelli Bandiera|Emilio Bandiera]] (1819–1844), disertori della [[k.u.k. Kriegsmarine|marina austriaca]], fatti fucilare dal re Ferdinando II per aver tentato un'improvvisata spedizione di tipo mazziniano in Calabria.
 
AncoraUna unanuova rivolta mazziniana organizzata da [[Domenico Romeo]] il [[2 settembre]] [[1847]] scoppiò a [[Reggio Calabria]] dove s'insediò un governo provvisorio che nel distretto di [[Rivolta di Gerace|Gerace]] aveva il comando militare. Anche questa insurrezione, per la mancata partecipazione popolare e la frantumazione dei comandi militari, si concluse con la repressione armata dell'esercito borbonico e la fucilazione dei promotori.
 
Il 12 gennaio 1848 scoppiò una [[Rivoluzione indipendentista siciliana del 1848|rivolta indipendentista in Sicilia]] che, propagatasi a Napoli, costrinse il sovrano a promulgare l'[[11 febbraio]] del [[1848]] una costituzione simile a quella francese del [[1830]]. Gli altri sovrani italiani dovettero seguire rapidamente l'esempio di [[Ferdinando II delle Due Sicilie|Ferdinando II]]: [[Leopoldo II di Toscana]] concesse uno Statuto dopo pochi giorni, il [[4 marzo]] [[Carlo Alberto di Savoia|Carlo Alberto]] promulgò lo [[Statuto albertino]] e il [[14 marzo]] fu la volta dello Stato Pontificio.