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== Trama ==
La storia ha inizio nel 1912, quando il giovane narratore intraprende un'escursione in solitaria in Provenza, arrivando fin vicino alle Alpi.
Il narratore finisce le scorte d'acqua in una vallata deserta e senza alberi, dove cresceva ovunque solo lavanda selvatica, senza alcun segno di civilizzazione, eccetto un villaggio ormai abbandonato, con strutture diroccate e senza l' ombra di popolazione. Il ragazzo incontra un pastore di circa cinquant' anni, assieme al suo gregge di pecore, che gli permette di bere dalla sua borraccia. Questo individuo è un tipo piuttosto silenzioso; inizialmente il narratore si ferma solo per quel giorno e la notte seguente. Curioso riguardo al pastore e alla vita da eremita che conduceva, decide di restare presso di lui per alcuni giorni. Il pastore, divenuto vedovo, aveva deciso di migliorare il luogo desolato in cui viveva facendovi crescere una foresta, un albero per volta. Il pastore, che si chiamava Elzéard Bouffier, aveva piantato oltre 100mila querce; di queste, si aspettava che ne restassero in vita solo 1000010.000, o per animali o per progetti della Provvidenza.
Il narratore torna a casa il terzo giorno, e più tardi si arruola come soldato nella prima guerra mondiale. Nel 1920, traumatizzato e depresso, l'uomo torna dal pastore, e sorprendendosi alla vista di migliaia di alberelli in tutta la vallata e nuovi torrenti dove non scorreva più acqua da anni, rivide l' anziano in piena forma. Da quel momento, il ragazzo tornerà a trovare Elezéard Bouffier ogni anno. Egli nel frattempo aveva cambiato occupazione, dato che il gregge di pecore rischiava di rovinare la sua opera, aveva infatti iniziato a dedicarsi all'apicoltura.
Per quarant' anni, Bouffier ha continuato a piantare alberi, prima querce, successivamente faggi e betulle, e la valle si trasformava lentamente in una sorta di grande foresta.
== Una storia vera? ==
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