Taketori monogatari: differenze tra le versioni

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{{nihongo|Il tagliatore di bambù Okina|竹取翁|Taketori no Okina}} trova una canna di bambù che risplende nella notte; tagliandolo trova al suo interno una bambina, grande come un pollice. L'uomo, che non ha figli, porta la bambina a casa dalla moglie, e i due la crescono come fosse loro figlia, dandole il nome Kaguya-hime (Kaguya significa "notte splendente"). Da questo momento in poi ogni volta che l'uomo taglierà un bambù vi troverà all'interno una piccola pepita d'oro, è l'uomo capisce che questo fatto soprannaturale è merito di Kaguya. Kaguya-hime cresce felice nella sua famiglia adottiva, è diventa una bellissima donna, e la famiglia, arricchitasi grazie a tutto l'oro trovato da Okina, cerca di tenerla al riparo da occhi indiscreti, considerando Kaguya-hime come un tesoro del cielo.
 
La grandeL'eccezionale bellezza della donna tuttavia viaggia di bocca in bocca, e presto cinque principi si presentano alla loro porta, chiedendo alla "principessa splendente"(questo è il soprannome della ragazza), di scegliere uno di loro. Kaguya-hime escogita per loro cinque prove impossibili; il primo dovrà portarle in dono la sacra ciotola del [[Gautama Buddha|Buddha]], il secondo un ramo del leggendario albero dal tronco d'oro e foglie d'argento, il terzo la pelle di un topo di fuoco dalla [[Cina]], il quarto il gioiello dai molti colori posto sul capo di un [[drago]], e infine il quinto la preziosa conchiglia nascosta nella pancia di una rondine. Comprendendo l'impossibilità delle richieste, il primo torna con una preziosa ciotola comprata da un tempio, ma la principessa nota che non emana luce santa; il secondo dopo aver cercato l'albero si arrende e lo fa forgiare da abili gioiellieri, ma oltre al dubbio della principessa è tradito dai gioiellieri che ancora aspettano di essere pagati; il terzo compra il tesoro da un cinese, ma quando porta la pelle alla principessa a questa basta gettarla nel fuoco per capire che non è autentica; il quarto si arrende dopo aver rischiato la vita nella ricerca del drago; il quinto perde la vita nel tentativo di afferrare la rondine.
 
Avendo sentito parlare della straordinaria bellezza della principessa, lo stesso [[imperatore del Giappone]] va a visitarla e se ne innamora; tuttavia la principessa rifiuta anche le sue proposte, e rifiuta di recarsi a palazzo con lui.
 
Sopraggiunta l'estate, la principessa sospira spesso alla luna e infine confessa di provenire da lì, di essere una donna della Luna; inoltre dice che a metà della stagione aspetta la visita dei suoi concittadini (gli esseri celestiali) di {{nihongo|Tsuki no Miyako|月の都|"Capitale della luna"}} che l'avrebbero ricondotta, con sua grande gioia, a casa dopo esserne stata lontana così tanti anni. Il giorno designato, l'imperatore innamorato invia molti soldati a impedirlo, ma questi sono tutti accecati dalla luce emanata dagli esseri celestiali; la principessa prima di tornare sulla Luna, lascia una lunga lettera di scuse, la sua veste fatta di fili d'oro per i vecchi padre e madre adottivi e una goccia di elisir della vita per l'imperatore.