Bernard Délicieux: differenze tra le versioni
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A Natale Filippo il Bello, la regina, i loro tre figli, i consiglieri [[Guillaume de Nogaret]] e Guillaume de Plasian, l'arcivescovo di [[Narbonne]] e il vescovo di [[Béziers]], [[Bérenger de Frédol]], ricevettero a Tolosa gli inviati di Carcassonne e di Albi, il sindaco Arnauld Garcia, il console Élie Patrice, l'avvocato Pierre Probi, il giudice Gahlard Étienne e Bernard Délicieux, che rinnovarono le accuse agli inquisitori di perseguitare cittadini innocenti. Il re non volle però interferire con i poteri della Chiesa, confermando, con un'ordinanza emessa il [[13 gennaio]] [[1304]], quanto già deciso tre anni prima: solo al papa spetta annullare le sentenze dell'Inquisizione.<ref>B. Hauréau, cit., pp. 838-840.</ref>
Svanito l'appoggio del re, che con la morte di [[Bonifacio VIII]] non aveva più interesse a prolungare l'annoso conflitto con la Chiesa di Roma e dilazionava anche il ricorso al papa presentato dalle città di [[Carcassonne]] e di [[Albi (Francia)|Albi]], fra Bernard ed Élie Patrice presero contatto a [[Montpellier]] con [[Ferdinando d'Aragona (1278-1316)|Ferdinand]], il terzogenito del re di Maiorca [[Giacomo II di Maiorca|Giacomo II]] giunto in Francia per prestare giuramento di vassallaggio a Filippo IV. In segrete trattative svolte dal [[21 febbraio|21]] al [[29 febbraio]] [[1304]], a Ferdinand fu offerta la signoria di Carcassonne, con la prospettiva di estenderla all'intera [[Linguadoca]], in cambio della sua protezione contro l'Inquisizione. In un ulteriore incontro avvenuto presso [[Perpignano|Perpignan]], Bernard e il confratello Raymond Etienne recarono a Ferdinand l'assenso dei consoli di Carcassonne, ma Giacomo II, che considerava vitale l'alleanza con Filippo il Bello, venuto a conoscenza del progetto, espulse dal suo regno i due francescani, mentre Ferdinand riparava alla corte del cugino [[Giacomo II d'Aragona]].<ref>A. Kiesewetter, ''Ferdinando di Maiorca'', 1996.</ref>
[[File:Maître de Boucicaut Clément V et Philippe le Bel.jpg|thumb|160px|Clemente V e Filippo il Bello]]
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