Kizilbash: differenze tra le versioni
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Un '''Kizilbāsh''', o '''Kizil Bash''' o '''Kizil Bas''' (in [[lingua turca|turco]]: ''Kızılbaş'', da "kizil" = rossa e "baş"/"bash" = testa; in [[Lingua azera|azero]]: ''Qızılbaş''; in [[Lingua persiana|persiano]]: ''قزلباش'', Qizilbāsh) era un discepolo dell'ordine [[sufi]] [[sciita]] sorto attorno al [[XV secolo]]<ref>Vincent J. Cornell, ''Voices of Islam'', Westport, Greenwood Publishing Group, 2007, p. 225, ISBN 0-275-98732-9</ref>. I Kizilbāsh portarono il loro leader [[Shah Isma'il I|Ismaʿil]] al potere, contribuendo così alla fondazione della [[dinastia safavide]].
Il loro nome ("testa rossa") derivava dal colore del [[copricapo]] che indossavano, un cappellino di colore rosso con dodici pieghe, in ricordo dei [[Duodecimani|dodici imam]] dello [[Sciismo]]. Questo copricapo è noto come ''Taj-e Heydar'' in [[lingua persiana|persiano]], con riferimento al maestro Sufi Heydar ("Taj" in [[lingua persiana|persiano]] significa "corona").
==Ipotesi sulle origini==
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==Altri usi del termine==
Il termine è utilizzato anche per indicare i copricapi che permettevano ai sufi di mostrare la loro appartenenza a una particolare [[Tariqa|confraternita]].
'''Kizilbāsh''' sono chiamati anche i membri del gruppo [[Alevismo|alevita]] in [[Turchia]].
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* Michele Bernardini, ''Storia del mondo islamico, VII-XVI secolo'', Vol. II, ''Il mondo iranico e turco dall'avvento dell'islam all'affermazione dei Safavidi'', Torino, G. Einaudi, 2003, ISBN 88-06-16833-9
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[[Categoria:Storia dell'Iran]]
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