Guerre sannitiche: differenze tra le versioni
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La campagna militare fu affidata ai due consoli in carica [[Marco Valerio Corvo]] e [[Aulo Cornelio Cosso Arvina]], entrambi patrizi, in contrasto alle [[Leggi Licinie Sestie]] da poco approvate. In Campania fu inviato Marco Valerio, nel Sannio Aulo Cornelio<ref>[[Tito Livio|Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', VII, 32.</ref>.
Secondo il racconto di Tito Livio, Marco Valerio condusse i romani alla vittoria nella [[battaglia
{{q|I Sanniti vennero catturati, uccisi (e non ne sarebbero sopravvissuti molti, se la notte non avesse interrotto quella che era una vittoria più che una battaglia). I Romani ammettevano di non aver mai combattuto con un nemico più tenace, mentre i Sanniti, essendo loro stato domandato che cosa li avesse spinti, nella loro determinazione, alla fuga, dicevano di aver visto il fuoco negli occhi dei Romani, e un folle furore nei loro sguardi.|[[Tito Livio|Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', VII, 33.}}
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